"L'interruzione forzata
dell'attività è stata un colpo durissimo, ma è stato l'aspetto
meno importante. Ho sempre pensato all'ingiustizia che stavo
vivendo, l'aver provato a rovinare la mia immagine dopo 27 anni
di nuoto in cui ho sempre lottato contro il doping". Filippo
Magnini commenta così le sensazioni vissute durante la sua
battaglia legale contro le accuse di doping che ha visto
l'annullamento della squalifica solo in ultima istanza al Tas di
Losanna.
"Sono stato bravo a trattenere tutto, ma è ovvio che ho
sofferto molto in questi ultimi tre anni", ha aggiunto il
nuotatore azzurro nel corso della presentazione in
video-conferenza del libro di Mike Maric, medico e campione
mondiale di apnea.
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