"Pur non conoscendolo sono stato
convinto sostenitore della candidatura di Enrico Cataldi a
procuratore generale dello sport, nuovo ruolo centrale della
giustizia sportiva in particolare dopo la riforma. C'è però una
legge dello stato sulla quale è arrivata una nota che io
personalmente non commento". Così il presidente del Coni,
Giovanni Malagò, commenta le dimissioni dell'ex generale dei
Carabinieri da procuratore generale. Il riferimento è alla legge
Madia che vieta a chi ha una pensione statale di avere un ruolo
dirigenziale retribuito. "Enrico è una persona che ha sempre
goduto e godrà in assoluto della mia considerazione e fiducia -
sottolinea il capo dello sport italiano -. Vorrei ricordare però
che prima di Cataldi per questa stessa legge due persone a me
molto vicine si sono dovute dimettere: il primo è Franco
Chimenti da presidente della Coni Servizi, il secondo Roberto
Fabbricini il cui mandato da segretario generale non era più
rinnovabile".
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