Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Proposta di legge sulla trasparenza delle fondazioni, che fine ha fatto?

Proposta di legge sulla trasparenza delle fondazioni, che fine ha fatto?

Il testo firmato M5s è stato depositato in Senato nel 2018 e assegnato alla commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama ma l'iter non è mai iniziato

30 novembre 2019, 19:54

Redazione ANSA

ANSACheck

L 'Aula della Camera in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'Aula della Camera in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'Aula della Camera in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo il caso della Fondazione Open vicina all'ex premier Matteo Renzi il Movimento cinque stelle chiede a gran voce una commissione d'inchiesta sui fondi ai partiti. Ma da tempo i pentastellati stanno proponendo in Parlamento anche una stretta sugli enti che finanziano i soggetti e i movimenti politici. 

In Senato da due legislature il parlamentare del movimento Alberto Airola ha presentato un disegno di legge che riguarda 'Disposizioni in materia di trasparenza e pubblicità degli statuti e dei bilanci delle fondazioni e delle associazioni che erogano finanziamenti a partiti e movimenti politici'.

Il testo è stato assegnato in commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama il 20 gennaio del 2018 ma l'esame non è mai stato avviato. Airola lo ha ripresentato in avvio di legislatura. 

"Le fondazioni po­litiche - si legge nella presentazione della proposta - finiscono per rivestire la funzione di un 'salvadanaio' oggetto di depositi da parte di persone o enti che, in cambio, desiderano accedere a relazioni. Nonostante alcuni infruttuosi tentativi di porvi mano, il problema continua ad esistere. Nel 2012, nell’ambito della discussione alla Camera sul taglio dei rimborsi elettorali, venne bocciato l’emendamento che mirava a imporre le stesse regole di trasparenza previste per i partiti anche alle fondazioni. Obbligo di trasparenza - si spiega - che due anni più tardi veniva espressamente previsto nell’am­bito della legge sull’abolizione del finanzia­mento pubblico ai partiti  ma che - di fatto - resta inapplicato perché prevede obblighi di trasparenza solo per le fondazioni i cui 'organi direttivi' siano nominati 'in tutto o in parte' dai partiti e la maggior parte delle fondazioni non ricade in questa fattispecie. 

Il testo di Airola prevede che alle fondazioni e alle associazioni (non solo quelle con vertici nominati dai partiti) che erogano a qualsiasi titolo somme, servizi o altro beneficio, destinati direttamente o indirettamente al finanziamento in favore di partiti, movimenti politici o loro articolazioni interne o di parlamentari o consiglieri regionali si applicano le prescrizioni sulla trasparenza e la pubblicità degli statuti e dei bilanci. Le fondazioni sono dunque tenute ad assicurare la trasparenza e l'accesso alle informazioni relative al proprio assetto statutario, agli organi associativi, al funzionamento interno e ai bilanci, anche mediante la realizzazione di un sito internet che rispetti i principi di elevata accessibilita', di completezza di informazione, di chiarezza di linguaggio, di affidabilita', di semplicita' di consultazione, di qualita', di omogeneita' e di interoperabilita'. 

Il disegno di legge potrebbe riprendere il proprio cammino in Parlamento al termine della sessione di bilancio nella quale si approva la Finanziaria.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza