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I giovani non sono il futuro, sono il presente

I giovani non sono il futuro, sono il presente

Un nuovo contributo per la rubrica che ospita le opinioni dei giovani lettori di Ansa.it

30 giugno 2018, 16:05

di Edoardo Caroli*

ANSACheck

Foto d 'archivio della presentazione del nuovo quartier generale di Microsoft a Monaco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto d 'archivio della presentazione del nuovo quartier generale di Microsoft a Monaco - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto d 'archivio della presentazione del nuovo quartier generale di Microsoft a Monaco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Perché' i millennials sono così speciali? Questa generazione, la più recente, è nata nel periodo storico in cui la globalizzazione si espande e ci connette sempre più di giorno in giorno e lo sviluppo tecnologico è più rapido che mai.

Nel 2018 non è semplice decidere se comprare un telefono oggi oppure se attendere 3 mesi quando una nuova versione verrà messa sul mercato.

Noi millennials siamo fortunati. Noi siamo nati e cresciuti a pari passo di questo sviluppo inesorabile ed abbiamo acquisito quelle competenze digitali ad oggi tanto necessarie in maniera naturale. Per noi si tratta della totale normalità. Non si può dire, purtroppo, la stessa cosa per le generazioni che ci precedono, le quali sono state costrette ad adattarsi e a familiarizzare con queste innovazioni che cambiano la vita e che si sviluppano rapidamente.

Si sente spesso dire che la società e il mondo del lavoro non ci sorridono. Siamo forse la generazione dal futuro incerto, una generazione sfortunata, a detta di molti. Noi però stiamo trasformando questa sfortuna in fortuna in un modo molto semplice: applichiamo la nostra visione del futuro a ciò che già esiste per adattarlo al mondo nel quale vogliamo vivere.

La rivoluzione tecnologica guidata dai giovani è in fase di caricamento, e in un batter d'occhio il mondo cambia.

Google è diventato la più grande libreria al mondo senza possedere alcun libro stampato. Bitcoin è la più grande banca al mondo pur non avendo mai coniato alcuna moneta. Uber è la più grande compagnia di taxi mai esistita senza avere in proprietà nessuna delle vetture utilizzate per offrire il servizio. Amazon e Alibaba sono i più grandi supermercati al mondo pur non possedendo alcun prodotto che vendono. Airbnb è diventato il migliore fornitore di alloggi senza essere proprietario di alcun edificio.

Al costo di una pizza al mese, Netflix offre un'infinita lista di serie TV, documentari e film. Allo stesso prezzo Spotify offre la possibilità di ascoltare la musica che più ci piace quando e ovunque siamo.
Stiamo trasformando il mondo in maniera tale da avere il consumatore in primo piano. La società sta cambiando così come le persone e le loro necessità. Avere paura del cambiamento e del progresso è un grande errore.

I millennials stanno chiedendo un grande favore a chi li ha preceduti: l'adattamento alla rivoluzione tecnologica che stiamo portando. Si tratta della nostra visione del futuro applicata alla vita quotidiana.

Un mondo sempre più connesso e orientato ai bisogni del consumatore grazie alla tecnologia è quello che vogliamo e per il quale siamo disposti a dare il nostro meglio.

Spesso si dice che i giovani sono il futuro. In questo caso si tratta di un'affermazione errata. I millennials sono il presente!

- CHI E' L'AUTORE -

*Edoardo Caroli, 24 anni, è un cittadino europeo. Possiede una laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche (Universita' di Bologna) e un Master in Studi Europei (Université libre de Bruxelles). Al momento è tirocinante presso la Commissione europea a Bruxelles, dove ha anche lavorato in un'agenzia di consulenza per un anno. E' fondatore di un gruppo di pressione chiamato Uphold Europe e membro di tante associazioni di giovani che vogliono far sentire la propria voce ai vari livelli dei processi decisionali. Nel 2017 ha passato due mesi a Gaziantep, Turchia a lavorare in un centro per rifugiati siriani. Nonostante tutto, Edoardo è un cervello in fuga che vuole tornare in Italia per cambiarla.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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