PORDENONE - "Il critico letterario statunitense Harold Bloom disse che l'uomo moderno è un'invenzione di Shakespeare: in politica, lo stesso vale per Mussolini. È l'archetipo del politico moderno, populista ed oratore. Il fascismo, purtroppo, è una delle ultime grandi invenzioni italiane esportate con successo all'estero". Parola di Antonio Scurati, che ha presentato a Pordenonelegge "M. Il figlio del secolo" (Bompiani).
"Il successo di Mussolini - ha proseguito l'autore - si deve a due fattori: lo squadrismo e 'Il popolo d'Italia'. Provate a leggere i suoi articoli, fin dai tempi del quotidiano 'Avanti!' che diresse. Si discostavano totalmente dalla prosa ottocentesca in voga ai tempi, ricca di espressioni forbite. Mussolini scriveva per slogan, in modo semplice e diretto: potremmo dire che i suoi articoli fossero antesignani dei tweet. E funzionavano: sotto la sua direzione, il quotidiano socialista quadruplicò le proprie vendite".
L'opera di Scurati, primo volume di una trilogia, tratta la biografia del duce con un approccio inedito, unendo un profondo rispetto per la veridicità storica a una trattazione romanzata: "La narrativa è la restituzione della vita unita al suo mistero" ha spiegato Scurati. "E in questo caso, il mistero è particolarmente intrigante: come ha fatto una combriccola di reduci e di esaltati ad arrivare a stringere tra le proprie grinfie una nazione intera?".
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Pordenonelegge