PORDENONE - "Esistono due Karl Marx. Quello che visse nell'Ottocento, un uomo dall'acuto spirito critico, in grado di percepire e predire i meccanismi del mondo economico, e quello istituzionalizzato, cristallizzato in ideologie che innumerevoli partiti e movimenti politici hanno usato come strumento negli ultimi due secoli". A raccontarlo è Antonio Carioti, in occasione della presentazione a Pordenonelegge di "Karl Marx. Vivo o morto?" (Solferino).
"La nascita del marxismo - ha continuato lo storico e giornalista - è paragonabile a quella di un credo religioso: la sua forza è tale che basta richiamarlo come simbolo per giustificarsi. Credo che Marx stesso, libero pensatore, avrebbe avuto non poche difficoltà a vivere in uno stato comunista come fu ad esempio l'Unione Sovietica, e avrebbe scritto parole di fuoco sulle condizioni della classe operaia in Cina. In Putin, invece, credo che vedrebbe oggi un ritorno alla Russia dispotica dello zarismo, il 'gendarme d'Europa' che fece chiudere la sua Gazzetta Renana. Eppure, per quanto le sue previsioni sul crollo del capitalismo si siano rivelate inesatte e le sue teorie siano deragliate lontano dai suoi ideali, ciò che di Marx possiamo ancora apprezzare è l'attitudine critica nei confronti dell'establishment economico e politico".
In collaborazione con: