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  • Privacy: Casto, ok dl, cittadini e aziende più consapevoli
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Privacy: Casto, ok dl, cittadini e aziende più consapevoli

Ad Softlab, bene periodo transizione e ruolo Garante

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ROMA - "Il regolamento europeo sulla data protection ha reso più consapevoli i cittadini dei loro diritti digitali" . E' quanto afferma Giovanni Casto, amministratore delegato di Softlab, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legislativo che entrerà in vigore il 19 settembre che ne recepisce le indicazioni nella legislazione italiana.

Una delle principali novità , spiega, è che ora la gestione della protezione dei dati si è trasformata "in un processo aziendale "responsabile" che mette in relazione il trattamento dati sia a tematiche di sicurezza (informatica e non) che a tematiche organizzative". "La necessità di identificare tutte le figure interne ed esterne responsabili e "accountable" nella gestione dei dati trattati, dopo la pubblicazione del Decreto, dà anche alle Pmi italiane l'opportunità di implementare nuovi ed efficienti processi per contribuire a mettersi al passo con la grande sfida della trasformazione digitale". "Il ritardo degli investimenti nella digital trasformation, presso le pmi e le medie aziende italiane, deve farci riflettere sui ritardi complessivi del nostro paese e spronarci a considerare il grande lavoro di sistema che possiamo fare considerando la data protection come un asset strategico fondamentale per il change management congiuntamente agli strumenti per la cyber security al fine di difendere gli interessi del sistema europeo", dice Casto. "Non è solo una questione di business: è soprattutto una questione di governance della complessità e di contributo fattivo alla realizzazione di processi e servizi che siano capaci di rinnovare il paese entro il perimetro delineato per entrare di diritto nella quarta rivoluzione industriale dove Intelligenza Artificiale, IoT, Cybersecurity sono la nuova sfida."

Indubbiamente, continua Casto, "il nuovo decreto contiene molte innovazioni ed anche inasprimenti rispetto alla formulazione del Gdpr e resta chiaro che sia le grandi aziende che le pmi dovranno attrezzarsi per evitare grosse inefficienze e sanzioni. Ma in questo senso, spiega, è "molto positivo il periodo transitorio previsto nel quale il Garante potrà decidere l'entità delle sanzioni: un periodo che consentirà alle imprese italiane di riorganizzarsi e trovare nella Privacy un paradigma organizzativo per il miglioramento delle strutture produttive". Al Garante inoltre, spetterà di "implementare modalità semplificate di adempimento degli obblighi del titolare del trattamento e le regole riguarderanno anche la gestione dei big data e dell'intelligenza artificiale, un asset sempre più fondamentale dello sviluppo economico".

In collaborazione con:
Softlab

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