Ricreare in ambulatorio le condizioni dell’alta montagna per prevenire possibili criticità nel mondo reale. Il tutto con un test di altitudine simulata, che valuta resistenza e suscettibilità del corpo umano a quote anche di 4.500 metri: da 12 anni il Centro di medicina e neurologia di montagna dell’Usl della Valle d’Aosta è all’avanguardia in Italia in questo campo.
“Ci sono utenti che vogliono consigli, magari dopo aver progettato un viaggio all’estero. Ma anche casi di persone che lavorano in montagna, come le guardie forestali e i dipendenti di società idroelettriche”, spiega il dottor Guido Giardini, responsabile del Centro e direttore della Struttura complessa di neurologia e stroke unit all’ospedale Umberto Parini di Aosta. “Rispondiamo regolarmente – aggiunge – a richieste di teleconsulto dall’Himalaya e dalle Ande, da parte di persone che sono già state visitate in ambulatorio”.
Dal 2009 ad oggi sono oltre mille gli utenti del Centro, il 35% dei quali arrivano da fuori Valle d’Aosta. Metà di loro sono professionisti della montagna, come guide alpine, maestri di sci, gestori di rifugi e lavoratori di impianti a fune. I restanti sono appassionati. “Hanno dai 10 ai 90 anni – sottolinea il dottor Giardini -, con un picco tra i 40 e i 45 anni. Il 15% di loro ha più di 65 anni, per questo nell’équipe c’è anche un geriatra”. Gli altri medici che lavorano nel centro sono specialisti delle neuroscienze in alta quota e nelle malattie cardiovascolari.
Gli utenti residenti in Valle d’Aosta possono accedere alle prestazioni del centro con un’impegnativa del medico di famiglia, quelli delle altre regioni attraverso visita privata.
In collaborazione con:
Regione Valle d'Aosta