"Pillole" di educazione finanziaria per dare una mano al cittadino che si ritrova a fare scelte impegnative nell'era dello spread e del bitcoin. Questo l'obiettivo del progetto di Poste Italiane che ha preso il via a Roma, nell'ufficio postale di via Marmorata, tra il quartiere Ostiense e Testaccio. Una serie di incontri volti a fornire gli elementi di base per compiere scelte consapevoli in un mondo sempre più complesso. Si tratta di un programma di portata nazionale. Nella prima fase del progetto, che si svolgerà tra maggio e giugno, sono previste diverse sessioni didattiche da Nord a Sud, con altri appuntamenti a Roma, Napoli, Palermo, Torino, Bologna e Treviso. Al primo incontro, a dare "qualche suggerimento" ai clienti, per imparare a pianificare il futuro e investire correttamente, c'era Roberto Pugliesi, l'esperto di Poste in materia di educazione finanziaria. "Molti risparmiatori italiani hanno perso i loro tradizionali punti di riferimento: la casa, un tempo vero proprio bene rifugio, e i titoli di stato, non più così attrattivi, a causa della discesa dei tassi d'interesse". Tocca quindi andare a caccia di "soluzioni diverse" e non è sempre facile. Ma non c'è bisogno di una laurea in economia: "non serve essere esperti di finanza", tranquillizza Pugliesi. Basta "adottare delle buone regole di comportamento ed essere forniti di alcune informazioni essenziali". Di sicuro, spiega rivolgendosi direttamente al pubblico radunato nell'ufficio postale di via Marmorata, "prima di fare qualsiasi scelta finanziaria bisogna porsi delle domande", in primis su tempi e obiettivi: pagare la retta universitaria dei propri figli, far fronte alle spese per un matrimonio o costruirsi una pensione integrativa. L'altra strategia cardine sta nel "diversificare i propri risparmi". Anche in finanzia, infatti, serve la "dieta" giusta, ritagliata sui bisogni di ciascun soggetto. Ecco che un consulente finanziario potrebbe essere di grande aiuto, mentre oggi "più di un terzo degli investitori si affida a suggerimenti di familiari o amici". Insomma al passaparola. E così, che nell'incertezza, invece di far fruttare i propri risparmi, si rimane fermi. Tanto che una fetta non irrilevante della ricchezza delle famiglie italiane, circa 1.400 miliardi di euro, è parcheggiata sui conti correnti.
In collaborazione con:
Poste Italiane