Grazie agli investimenti messi in campo sulla 'green acceleration', Maire Tecnimont ha creato un portafoglio di tecnologie "pronto ad andare sul mercato". Lo dice il Ceo del gruppo, Pierroberto Folgiero, aggiungendo che "la chimica verde è una progressione".
Il portafoglio, volto a rispondere alla rivoluzione in corso nell'industria dell'energia e della chimica, contiene una serie di iniziative mirate a: massimizzare le tecnologie per mitigare l'impatto ambientale dei processi per la produzione di carburanti e prodotti chimici derivati ('greening the brown'); implementare il riciclo meccanico della plastica e promuovere il riciclo chimico (circular economy); individuare additivi o sostituti del petrolio per la produzione di carburanti e plastiche da fonti rinnovabili e industrializzare la produzione di bioplastiche (green green). "Attualmente - spiega Maire Tecnimont - il 95% del valore delle plastiche da imballaggio, che corrisponde a 80-120 miliardi di dollari all'anno, è economicamente perso e ben 8 milioni di tonnellate di plastica vengono rilasciate negli oceani ogni anno". Maire Tecnimont, oltre a promuovere il riciclo chimico, è già attiva concretamente nel riciclo meccanico, essendo coinvolta attraverso il suo primo impianto per la produzione di polimeri rigenerati in Lombardia.
Per quanto riguarda il 'green green', il gruppo ha sviluppato una serie di iniziative per produrre biocarburanti e bioplastiche da fonti rinnovabili, come ad esempio scarti agricoli. Un mercato che si stima assisterà ad un incremento della produzione del 50% in 5 anni (dai 4 milioni di tonnellate prodotte nel 2016, alle 6 milioni di tonnellate attese entro il 2021). Grazie al suo elevato know-how nella costruzione di impianti, Maire Tecnimont "ha già le capacità per dare un boost al processo di industrializzazione delle bioplastiche, passando da innovazioni di laboratorio, a impianti pilota, fino ad impianti in scala industriale".
In collaborazione con:
Maire Tecnimont