"E' un progetto che sta registrando un grande successo. Riusciamo a coinvolgere anche i giovani, l'età media del pubblico infatti è relativamente bassa. Speriamo che alla quarta edizione in corso ne seguano altre". Così Domenico Scarpa, studioso di letteratura, definisce il ciclo di Letture presso il grattacielo di Intesa Sanpaolo, dedicato quest'anno a Italo Calvino. "La sala dell'Auditorium è sempre piena e quest'anno c'è anche la possibilità di seguire gli incontri in diretta streaming. E' un servizio culturale a livello molto alto", sottolinea Scarpa, al quale come nei cicli precedenti è affidata l'introduzione delle serate. "Il grattacielo è una location adatta. In un certo senso lo conferma la parola store che ha una sua ambivalenza: indica i piani del grattacielo, ma anche le storie che si raccontano".
Scarpa spiega come nasce il Ciclo di Letture: "I testi li scegliamo noi, qualche volta gli attori ci propongono un'alternativa all'interno di uno stesso libro, un brano che fa di più al proprio caso. Noi diamo un ventaglio, ma naturalmente alcune cose sono inamovibili come il racconto 'Tutto in un punto' che dà nome al ciclo. La durata delle serate non supera i minuti. Cerchiamo di accoppiare i testi e gli attori che li leggono, la scelta la fa la curatrice Giulia Cogoli con Intesa Sanpaolo. Sono testi letterari che non sono nati per il teatro, l'attore li deve provare con la sua voce". Ora tocca a Peppe Servillo: "è una serata già collaudata, Servillo l'ha già portata in scena, ma non a Torino".
"Attualità di Calvino? Io direi piuttosto tempestività. Quel riuscire a dire con parole pronunciate in altri tempi qualcosa che ti serve oggi, ti aiuta a orientarti. Calvino aveva il senso dei punti cardinali intellettuali, un modo eccezionale di disegnare lo spazio", afferma Scarpa.
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Intesa Sanpaolo