"Il 'banchiere' non può limitarsi a rispettare regole di correttezza e di efficienza. Deve anche dimostrarsi capace, nell'ampio spazio di libertà che gli deve essere riconosciuto, di soddisfare le attese di progresso economico e civile della comunità in cui opera". Lo ha detto il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, concludendo i lavori del convegno sull'impegno della banca nel sociale e nella cultura.
"Questa capacità - ha aggiunto - di far crescere intorno a sé un'economia sostenibile manifesta la specificità dell'operatività bancaria. Identifica il "modo di fare banca" e rappresenta quindi un requisito indispensabile per realizzare al meglio gli stessi obiettivi aziendali".
Questa concezione di banca è scritta nel Dna di "Intesa Sanpaolo, anche perché - ha aggiunto - rientra nell'eredità storica degli innumerevoli istituti, grandi e piccoli, confluiti nel gruppo. Penso che per ridare fiducia ai nostri cittadini, alle associazioni no-profit, alle imprese l'impegno sociale e culturale di un istituto come il nostro possa giocare un ruolo importante. Nel suo cammino Intesa Sanpaolo dispone anche della grande risorsa di un azionariato dove - come è stato sottolineato in apertura dei lavori da Messina - permane un nucleo stabile di soggetti portatori degli stessi valori. Ed è stato bellissimo sentire questa mattina le parole di condivisione di questi programmi e di questi valori sociali e culturali da parte del presidente di BlackRock".
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Intesa Sanpaolo