BOLOGNA - Oltre cento personalità del mondo istituzionale, tecnico e industriale hanno 'fabbricato idee' per tre giorni, con l'obiettivo di rimettere al centro del dibattito il settore delle costruzioni. Connessione, sicurezza, sostenibilità, impresa, innovazione, digitale, rigenerazione e territorio sono state le parole chiave degli incontri da cui sono nate numerose idee che confluiranno tutte nel 'Libro la Fabbrica delle idee' 2016. Il format - ideato da Federbeton - ha visto gli esperti incontrarsi intorno a dieci tavoli nell'arco dell'iniziativa, che si è tenuta dal 19 al 21 ottobre al Saie a Bologna.
Tra i temi l'innovazione digitale, con il Bim (Building information modeling), modello progettuale avanzato per il settore, e il suo impatto sia per la sicurezza (anche sismica) che per l'efficienza delle costruzioni e la loro sostenibilità. Ma non solo: la ricostruzione post-sisma, dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia, ha impegnato gli esperti, per cercare di capire come coniugare sicurezza e rigenerazione del territorio. E poi gli interventi sulle periferie, la rottamazione del vecchio (diverso dall'antico) e la valorizzazione delle bellezze del territorio.
Il seminario 'Cemento e calcestruzzo: dal passato al futuro' ha chiuso la tre giorni: nel corso dell'incontro è stato presentato il libro 'Cemento futuro': "E' una ricerca avanzata che indaga su un materiale che ha dei requisiti per garantire costruzioni in un contesto soggetto a forte vulnerabilità, dovuta in Italia ai terremoti e al dissesto idrogeologico - ha detto Carmen Andriani, architetto e professoressa all'Università di Genova, che ha curato il volume - Non possiamo più continuare a costruire così: il cemento invece è un materiale artificiale, è un brevetto, non consuma, ma collabora a mantenere l'ambiente e a preservarlo".
In collaborazione con:
Fabbrica Idee Federbeton