Al Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il bracciale Get del gruppo Deed è già di casa. Il 26 giugno è partita la sperimentazione, un passo concreto verso il museo del futuro.
All'interno degli spazi del Maxxi il visitatore non ha bisogno di guide, cuffie e mappe. E' sufficiente che avvicini l'indice all'orecchio sfruttando la tecnologia bone conduction, la trasmissione sonora attraverso la conduzione ossea.
Il dispositivo ha vinto la prima edizione della maratona digitale Museum Booster Hackathon, promossa dal Maxxi con Groupama Assicurazioni con l'obiettivo di pensare e proporre prototipi di prodotti digitali che possano rinnovare l'esperienza del museo rendendolo più aperto, accessibile e accogliente. Il progetto è stato poi realizzato e sviluppato da Deed con il supporto di Comeeta.
I bracciali sono gratuitamente a disposizione dei visitatori per i prossimi tre mesi e potranno essere utilizzati per scoprire il museo, le opere e i tanti appuntamenti del programma estivo. "Museum Booster è un programma di cui siamo molto orgogliosi - dice Prisca Cupellini, responsabile Comunicazione del Maxxi - perché ci permette di sostenere e ospitare progetti originali e innovativi per migliorare, innovare e trasformare attraverso la tecnologia, l'esperienza dei luoghi di cultura". "Questa sperimentazione permetterà a Deed di svolgere un importante pilot nel mondo museale. Esporre get e la sua tecnologia in esclusiva al Maxxi rappresenta un grande traguardo per validare il nostro prodotto", spiegano i fondatori di Deed, Emiliano ed Edoardo Parini.
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DEED