TRIESTE - 'Spirit of Portopiccolo' ha vinto in 57 minuti e 2 secondi la 50/a edizione della Barcolana, quella del nuovo record di iscritti con 2.689 regatanti tra cui - idealmente - anche l'Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare. Al secondo posto 'Ottica Inn - Tempus Fugit' a 1'10'', terza 'Way of life' a 8' e 23'' dal vincitore. A terra, secondo gli organizzatori, a seguire l'evento, sono arrivate a Trieste oltre 300mila persone. Determinante per la vittoria è stata la scelte delle vele di prua, come ha spiegato dopo il traguardo il timoniere di 'Spirit of Portopiccolo', Furio Benussi. "Ho fatto fare una settimana fa all'Olimpic Sail un 'frullone' (una vela di prua più grande di un genoa, ndr) nuovo, per questo possiamo dire che è una vittoria di Trieste. A bordo poi c'era l'equipaggio migliore con mio fratello Gabriele - per loro è la terza vittoria consecutiva - Lorenzo 'Rufo' Bressani, Stefano Spanghero e Alberto Bolzan". Soddisfatto anche il randista, Alberto Bolzan, per lui la sesta vittoria in assoluto "sicuramente non è stata un'edizione semplice per noi, perché eravamo più piccolini". Soddisfatto anche il randista, Alberto Bolzan, per lui la sesta vittoria in assoluto "sicuramente non è stata un'edizione semplice per noi perché eravamo più piccolini. Siamo arrivati ben preparati e il segreto è stato l'approccio alla regata. Per noi la differenza l'ha fatta il piano che avevamo pensato negli ultimi giorni. Il risultato alla fine è arrivato". Per 'Ottica inn - Tempus Fugit' la mancanza di una vela alternativa alla G2 è stato il vero problema, come ha sottolineato il timoniere, Mitja Kosmina, "eravamo partiti dove avevamo pianificato, speravamo che il vento calasse e sulla base di quello avevamo studiato la strategia, poi però è girato ed è aumentato e non avevamo le vele adatte". Ieri, aggiunge, "avevamo provato in allenamento tutte le andature e avevamo capito che avremmo avuto difficoltà perché la nostra vela era troppo grande e non ne avevamo una adeguata. Speravamo in diverse condizioni meteorologiche che in realtà poi non si sono concretizzate". Oltre alla presenza dell'Amerigo Vespucci, a salutare i regatanti c'è stato il sorvolo delle Frecce Tricolore che oltre a colorare il cielo con il tricolore più grande del mondo hanno eseguito sopra al golfo di Trieste qualche evoluzione come la 'scintilla' una delle ultime figure inserite nel repertorio. Soddisfazione per com'è andata la manifestazione è stata espressa dal presidente di Barcolana, Mitja Gialuz, che ha ringraziato la città e "tutti i velisti che hanno reso possibile questo eccezionale colpo d'occhio nel Golfo, trasformando Trieste in qualcosa di unico al mondo". Dal punto di vista sportivo, commenta, "una regata combattuta con 'Spirit of Portopiccolo' che è partita meglio e 'Ottica Inn - Tempus Fugit' che non è riuscita a recuperare". Quarto assoluto Mauro Pelaschier, al timone di 'Viriella' un maxi da crociera di 36 metri dell'armatore Vittorio Moretti. "L'equipaggio - ha rimarcato Pelaschier - era quello giusto, con sei persone di mia fiducia che aiutavano". La partenza, ha proseguito, "è stato il momento determinante, noi conoscevamo bene gli angoli del vento, avevo una vela adatta per il lato davanti al castello di Miramare e siamo riusciti a fare una partenza meravigliosa e grazie al vento che ha tenuto fino alla fine siamo riusciti a portare la barca al massimo delle sue possibilità". Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha seguito l'evento dalle Rive. "Per questa cinquantesima edizione - ha commentato - la Barcolana si è superata in numeri, qualità agonistica, eventi collaterali e suggestione". In una giornata di sole e di vento perfetti, ha poi concluso, "l'emozione delle vele da record nel golfo è stata grande e la Regione è orgogliosa di sostenere una manifestazione che rispecchia e valorizza la vocazione internazionale e marinara di Trieste".
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Barcolana