Ventimila colloqui, diecimila candidati, quasi trentamila presenze e seimila posti di lavoro disponibili. Sono i numeri da record della quinta edizione di Sardinian Job Day, la due giorni organizzata dall'Aspal che alla Fiera di Cagliari ha fatto incontrare chi cerca un'occupazione e trecento aziende accreditate.
Un'occasione "per restituire la fiducia nel futuro a migliaia di persone", commenta Massimo Temussi, direttore generale dell'Agenzia sarda per le politiche del lavoro. "Abbiamo creato una grande mobilitazione di tutti gli attori economici e istituzionali - aggiunge - questo ci incoraggia a fare sempre di più, mettendoci tutto l'impegno e la forza di sempre, perché il job day sia tutti i giorni". Ora, annuncia, "l'appuntamento è per il 2020".
"Oggi siamo in grado di realizzare un sogno, un sistema di servizi per l'impiego che mette al centro la persona - dice l'assessora regionale al Lavoro, Virginia Mura - ma occorre ancora migliorare l'occupabilità di tutti e attivare le persone: sia chi è alla ricerca di un lavoro dipendente, sia chi ha il coraggio di mettersi in gioco con una propria iniziativa imprenditoriale, col sostegno del Microcredito, su cui abbiamo investito molto. Intercettare i cambiamenti e dare risposte. È questa la chiave di volta della buona politica".
"Il lavoro è al primo posto nei pensieri, nelle preoccupazioni, nelle ambizioni di tutti - sostiene il presidente della Regione Francesco Pigliaru - e per questo è così importante che un'occasione come il Sardinian Job Day sia diventata in questi anni uno degli appuntamenti più rilevanti e attesi d'Italia".
Innovazione nel made in Italy e il programma regionale Talent Up sono stati i temi clou della seconda e ultima giornata della manifestazione. Per chi cerca lavoro il made in Italy è ancora un terreno fertile: parola dello chef Luigi Pomata, del direttore generale del Forte Village, Lorenzo Giannuzzi, e di Massimo Barbadoro, del distretto Alta oreficeria di Valenza.
Qualità richieste ai futuri chef e artigiani orafi? "Passione, curiosità e capacità di fare squadra - spiega Pomata - devo anche percepire la giusta motivazione e la grinta, il curriculum viene dopo".
Il programma Talent Up - nato per offrire un'opportunità a un gruppo di aspiranti imprenditori sardi - è l'occasione per discutere di cultura imprenditoriale a tutto tondo. "Dove ci sono più imprenditori esiste maggiore possibilità di creare nuovi imprenditori, quindi sviluppo - interviene ancora Pigliaru - per questo motivo abbiamo investito su Talent up".
Al convegno partecipa anche Jeff Reid, docente della Georgetown University, dove si formeranno i 38 selezionati. "Noi - è il suo motto - lavoriamo per creare un ecosistema favorevole all'imprenditorialità".
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Aspal