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  • Temussi: Sardinian Job Day molto più di una fiera
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Temussi: Sardinian Job Day molto più di una fiera

Dg Aspal, abbiamo attuato la riforma dei centri per l'impiego

CAGLIARI ANSAcom

"E' molto più di una fiera del lavoro". Parola del 'deus ex machina' di Sardinian Job Day, Massimo Temussi, direttore generale dell'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal), dal quale tutti adesso vogliono avere la ricetta.

Il motivo è la riforma dei centri per l'impiego che solo la Sardegna ha attuato. Se ne parla tanto, soprattutto in merito al Reddito di cittadinanza sponsorizzato dal Movimento Cinquestelle, ma le altre regioni sono indietro. "Per come è diventato, il SJD è il frutto di questa riforma", sostiene Temussi. Il sistema è cambiato nel 2016 grazie all'istituzione, con legge regionale approvata all'unanimità dall'Assemblea sarda, dell'Aspal che, attraverso i centri per l'impiego, eroga servizi a cittadini e imprese e gestisce le misure di politica attiva. Nell'Isola ci sono 28 Cpi, oltre a 10 sedi decentrate per un totale di 650 dipendenti.
"La cosa più importante è stata quella di omogeneizzare i centri: Olbia, per esempio - spiega Temussi - aveva otto dipendenti contro i 43 di Oristano, ma la città gallurese ha da sola più utenti dell'intera provincia di Oristano". Omogeneizzazione sotto la direzione di Aspal, con un software, il Sistema informativo lavoro (Sil), unificato per tutti. "Il Sil vede tutto, chi viene assunto o licenziato e quando, perché parla direttamente con Inail e Inps, e permette di individuare in quali zone della Sardegna c'è più disoccupazione".
I risultati sono già evidenti: "Negli ultimi due anni - rivela il dg - i 650 dipendenti hanno raggiunto una percentuale di performance del 464% rispetto al 2016, solo a luglio del 2018 abbiamo fatto la performance di tutto il 2017".
Protagonista indiscusso della riforma è colui che, nel caso del Sardinian Job Day, ha convinto le imprese ad accreditarsi. Si tratta del Job Account, un operato dei Cpi dalla formazione trasversale. Marketing, consulenza del lavoro, business plan ed enti locali sono le sue materie. "Hanno una macchina, un tablet e un cellulare e si recano nelle imprese per chiedere che cosa cercano, per illustrare i vari bandi, spesso di difficile lettura - prosegue Temussi - attualmente sono 27 e presto diventeranno 40, hanno ottenuto risultati incredibili". A tal punto che "abbiamo dovuto rinunciare all'iscrizione al SJD di 167 aziende", racconta il numero uno di Aspal. Il Sardinian Job Day è l'esempio di ciò che il Job Account è in grado di ottenere.

In collaborazione con:
Aspal

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