"Credo che il mondo dovrebbe mettersi
in piedi e chiedere scusa" per le leggi razziali, che vanno
"condannate senza se e senza ma". "Io non sono il mondo, ma sono
il sindaco di Trieste e come sindaco di Trieste chiedo scusa".
Lo ha affermato il primo cittadino del capoluogo del Fvg,
Roberto Dipiazza, durante una cerimonia organizzata in Municipio
a 80 anni dall'annuncio della promulgazione delle leggi
razziali, il 18 settembre 1938, in piazza Unità a Trieste, da
parte di Benito Mussolini.
"In questa piazza, in questa giornata - ha osservato la
presidente dell'Ucei, Noemi Di Segni - dobbiamo con fermezza
denunciare le parole di odio, le violenze verbali e fisiche
rivolte contro individui e collettività che ogni giorno di più
sentiamo pronunciate e difese anche nello spazio pubblico;
cerimonie e raggruppamenti nostalgici di matrice neofascista con
assenza, avvallo e sottovalutazione dell'impatto che queste
hanno su chi è fragile e impreparato - ha concluso - anche da
parte della classe politica".
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