Il Belgio ha chiesto nei giorni
scorsi alla Germania di rendere conto di alcune "pensioni"
versate a cittadini che avrebbero lavorato volontariamente per
Hitler, probabilmente addirittura per le SS. Sul caso, trapelato
dalla stampa belga, torna oggi la Bild, in un articolo di prima
pagina, fornendo la replica di Berlino e sottolineando che si
chiede anche la "sospensione" di questi versamenti.
Stando alle risposte del ministero del Lavoro tedesco, i
soldi verrebbero versati però non per remunerare il servizio
reso al regime nazionalista, ma per risarcire i danni di salute
subiti.
Il ministero richiama la legge istituita nel 1950, che
prevede risarcimenti per le vittime della guerra. Nella norma,
si prevede di risarcire "danni di salute subiti dal servizio
militare". "Le prestazioni vengono elargite non sulla base del
servizio prestato alla Wehrmacht o alle SS, ma per i danni alla
salute subiti sul campo. Questo esclude però - si precisa - gli
appartenenti alle SS".
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