Lula passa al contrattacco:
dopo la sua iscrizione ieri come candidato per le elezioni
presidenziali dell'ottobre prossimo - immediatamente impugnata
dalla Procuratrice generale, Raquel Dodge - ora i suoi avvocati
presenteranno ricorsi non solo presso il Tribunale Supremo
Elettorale (Tse), ma anche al Superiore Tribunale di Giustizia
(Stj).
I legali di Lula hanno già presentato un ricorso al Tse per
chiedere che l'ex presidente possa partecipare al secondo
dibattito tv fra candidati presidenti, previsto per venerdì
prossimo, sostenendo che la sua carcerazione "ingiusta, illegale
e incostituzionale" non può essere considerata "motivo
sufficiente per limitare i suoi diritti politici".
Parallelamente, scrive oggi il quotidiano Folha de Sao
Paulo, gli avvocati di Lula chiederanno che il Stj sospenda
qualsiasi decisione di ineleggibilità dell'ex presidente da
parte del Tse finché la stessa alta corte non abbia preso una
decisione sulla sua carcerazione.
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