Il presidente neoeletto della Colombia Ivan Duque, che ha confermato a fine scrutinio un consenso del 54%, ha fatto appello all'unità del Paese dopo la vittoria su un partito di sinistra la cui ascesa aveva scosso l'establishment e creato divisioni sul processo di pace in atto.
Duque, conservatore, protegè del potente ex presidente ha superato di ben 12 punti l'ex guerrigliero Gustavo Petro, che ha comunque messo a segno il miglior risultato di sempre per la sinistra in uno dei Paesi più conservatori dell'America Latina.
Duque, 42 anni, si insedierà in agosto e sarà il presidente più giovane degli ultimi cento anni. Nel suo primo discorso da neoeletto ha promesso di lavorare strenuamente per superare le divisioni e per governare in nome di tutti i colombiani. Ha promesso, inoltre, un "attacco frontale" alla corruzione, a fronte di una impennata nella produzione di cocaina che ha definito una "minaccia alla sicurezza nazionale".
Quella appena svolta è stata la prima elezione dopo la firma del trattato di pace con le Farc siglato dal presidente Juan Manuel Santos nel 2016, ed è stata fortemente condizionata dalle divisioni rimaste dopo l'accordo.