Il presidente del Congo Joseph
Kabila ha detto alle Nazioni Unite che le elezioni del 23
dicembre sono 'irreversibili', stigmatizzando ogni possibile
interferenza da parte di governi stranieri nel processo
elettorale.
Kabila è diventato leader del Congo nel 2001 dopo l'omicidio
del padre e per legge non potrebbe candidarsi nuovamente dopo
l'ultimo mandato, scaduto nel 2016, ma è rimasto in carica a
causa dei continui rinvii nella convocazione delle
consultazioni, con proteste che hanno provocato anche dei morti.
Il presidente ha detto all'assemblea generale dell'Onu che
"sarà fatto di tutto per garantire lo svolgimento pacifico e
credibile di queste elezioni" e ha aggiunto, senza citare alcun
governo in particolare, che le Nazioni Unite "non sarebbero una
organizzazione al di sopra delle parti se continuasse l'
interferenza intrusiva di alcuni governi in materie che
riguardano senza dubbio la politica interna di singoli Stati".
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