Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Donna russa evade dalla quarantena, 'era una gabbia'

Donna russa evade dalla quarantena, 'era una gabbia'

'Io sana, condizioni inaccettabili'. Il primario la denuncia

'2020, fuga dal reparto coronavirus'. E' la surreale storia di una donna russa di 32 anni, Alla Ilyina, internata in quarantena presso l'ospedale Botkinskaya di San Pietroburgo poiché rientrata da una vacanza nella provincia di Hainan, in Cina, e considerata a rischio, nonostante le analisi siano risultate ripetutamente negative. Il suo caso è simile a quello di tanti altri, con la differenza che Alla ha deciso di ribellarsi ed evadere dall'ospedale, scassinando la serratura digitale della sua stanza.

La vicenda è stata descritta dalla testata pietroburghese Fontanka, e poi rilanciato da altri media. Ilyina ha raccontato come, "da cittadina responsabile", abbia contattato i servizi sanitari dopo aver accusato un mal di gola al rientro dal viaggio in Cina. Da qui il ricovero preventivo che, nel giro di una notte, si è trasformato in coatto, per almeno 14 giorni. Le condizioni, dice, erano tremende: una stanza squallida, niente internet, scarsa attenzione del personale medico, dubbia pulizia. Così, al secondo giorno di ricovero, ha deciso di farla finita. "Quando è arrivata la sera e il personale medico ha abbassato la guardia, ho messo in corto circuito la serratura magnetica nella mia stanza: ho studiato fisica, il che mi ha aiutato", ha raccontato Ilyina su Instagram. "La nostra Costituzione garantisce la libertà, non capisco perché dovevo stare in gabbia in ospedale", ha dichiarato poi ai media.

Il suo esempio ha ispirato altre degenti del reparto, che si lamentano per le condizioni di isolamento. Il primario dell'ospedale, però, ha usato parole di fuoco, dandole "dell'irresponsabile", e annunciando di averla denunciata alla polizia. Ma Alla, che è scappata venerdì scorso, sostiene di non essere stata contattata da nessuno, né agenti né ospedale. La sua storia sta diventando un simbolo della gestione, a tinte fosche, dell'emergenza coronavirus da parte delle autorità russe.

   

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      Modifica consenso Cookie