Scendono i prezzi delle case al mare:
-3,3% rispetto alla scorsa estate con cali più sensibili
nelle isole del Golfo di Napoli (che comunque restano le
location più care d'Italia), Gargano e Isole Tremiti e Conero ed
aumenti invece in provincia di Siracusa, sulla costa tirrenica
della Calabria e nel messinese (che partono da livelli bassi).
E' quanto risulta dall'analisi condotta da Idealista.it
elaborando i dati sugli annunci pubblicati nel secondo trimestre
dell'anno.
Il calo maggiore spetta alle isole del Golfo di Napoli
(-7,5%), seguite dal Gargano e dalle Isole Tremiti (-6,8%),
quindi dalla Riviera del Conero (-5,7%). Cali superiori al
cinque per cento anche per la Riviera di Levante Genovese
(-5,6%), Costiera Cilentana (-5,4%) e le Cinque Terre (-5,3%).
In controtendenza, i prezzi delle case sul Golfo di Noto e
Marzamemi (versante siracusano della Sicilia Sud-Orientale)
segnano la crescita maggiore, con un incremento del 4,4%.
Seguono la costa Tirrenica Cosentina, con un balzo del 4%, e
quelle del messinese (Costa Saracena) con un più 3,3%. Progressi
anche per i valori della case in Riviera del Corallo (1,6%),
nella parte nord occidentale della Sardegna, all'Argentario e
nella Riviera delle Palme, con una variazione positiva dello
0,2%.
Aldilà delle variazioni Capri continua a guidare la top ten
delle località marine più costose con 8.920 euro al metro
quadro. Seguono Forte dei Marmi (7.143 euro), Sorrento (5.730
euro), Alassio e Laigueglia, rispettivamente con 5.479 e 5.123
euro, Monterosso (4.979 euro), Santa Margherita Ligure (4.943
euro) e Camogli (4.515), Monte Argentario (4.600 euro),
Castiglione della Pescaia (4.546 euro).
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