Il futuro è dietro l'angolo. Anche
in ambito edilizio. I tempi per i primi edifici in calcestruzzo
realizzati in stampa 3d sono già maturi in alcuni paesi esteri
(come l'Olanda) e presto lo saranno anche in Italia. Un primo
assaggio l'ha offerto Italcementi nel suo stand al Saie, il
Salone del mattone di Bologna, mettendo in vetrina questa nuova
tecnologia, che è stata illustrata anche al ministro delle
Infrastrutture, Danilo Toninelli, durante il suo giro tra gli
espositori. "Siamo già in grado di costruire una casa di 100
metri quadri in 15 giorni", spiega Enrico Borgarello, direttore
Innovazione di Prodotto Italcementi: "Oggi costerebbe un 20-30%
in più di una soluzione tradizionale, ma queste cifre sono
destinate inevitabilmente a calare". E poi, prosegue Borgarello,
"ci sono innegabili vantaggi: zero rumore, zero polvere,
risparmio sulle movimentazioni, maggiore sicurezza e soprattutto
tempi molto, ma molto più rapidi".
Italcementi ha già realizzato un primo edificio in 3d in
piazza a Milano e presto completerà alcune villette in Olanda.
Dietro a questa innovazione c'è un grande lavoro di
progettazione a monte: "Tutto va deciso prima, nei minimi
dettagli - sottolinea ancora Borgarello - Non ci sarà più la
possibilità di avere una casa personalizzata passo passo, come
accade ora, perché il computer si comporterà come un ingegnere:
una volta ricevuti i dati, lui parte e comincia a costruire".
L'idea è stata sviluppata da Italcementi, che progressivamente
ha coinvolto alcuni programmatori e quindi le facoltà di
Ingegneria di Napoli, Brescia e Milano: "All'inizio non ci
credeva nessuno, oggi abbiamo un network che si estende dalla
Francia alla Germania, dall'Olanda alla Polonia, e collaboriamo
con società di progettazione internazionali". Per Borgarello,
insomma, non ci sono dubbi: il futuro è questo. Ed è già qui,
ora. "Penso ai nostri ragazzi, iperconnessi, abituati a pensare
e proporre idee già attraverso il computer. Per loro questo è un
prodotto fatto su misura, risparmiando tempo e denaro", prosegue
il direttore Innovazione di Italcementi. L'Italia, però, ha
bisogno di adeguare le proprie norme: "Altrove sarebbe già
possibile andare sul mercato, qui da noi ci sono ancora leggi
che ci rallentano". Ma con un vantaggio innegabile rispetto al
resto del mondo: "Il robot funziona benissimo, ma per la
creatività ci voleva un tocco italiano, siamo felici di aver
aggiunto l'aspetto estetico per rendere più belle le nostre
creazioni, ne siamo molto orgogliosi", conclude Borgarello.
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