"La diffusione delle criptovalute è
un'altra esperienza dalla quale trarre insegnamento per
proteggere il risparmio. L'ideale sarebbe che l'uso di questo
strumento, per ora paramonetario se non proprio finanziario,
diventi monopolio pubblico, come accaduto per la moneta di base.
Alcuni Stati si stano muovendo in questa direzione, ma
l'iniziativa privata mostra di essere più pronta a cogliere
l'innovazione e a porre il so domino su di essa". E' uno dei
passaggi del discorso al mercato del presidente della Consob
Paolo Savona. "L'uso del regime contabile criptato andrebbe
ampliato per garantire la trasparenza e l'inalterabilità del
possesso e delle operazioni finanziarie", aggiunge parlando dei
nuovi compiti della Consob.
"L'esperienza in materia di innovazioni finanziarie induce ad
affermare che i contributi oggettivi in termini di
rischio-rendimento che l'intelligenza artificiale può offrire
alle gestioni del risparmio rispetto a quelle basate su
valutazioni parametriche e soggettive, tarda a incorporarsi
nelle gestioni di portafoglio", aggiunge parlando del fintech.
In questo campo Savona segnala che "La Consob ha in corso di
definizione un accordo per dare vita, assieme alle istituzioni
che volessero aderire, a un centro di ricerca e formazione,
possibilmente universitario, che propone di chiamare con
l'acronimo Safe (Scuola per le Applicazioni Fintech
Elettroniche), di per sé un programma".
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