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Crollo ponte: Antitrust,giustificati i lavori senza gara

Crollo ponte: Antitrust,giustificati i lavori senza gara

Solo per far fronte a urgenza, rispettando i principi di trasparenza. Evitare la proroga delle concessioni

ROMA, 08 ottobre 2018, 16:26

Redazione ANSA

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Il ponte Morandi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ponte Morandi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ponte Morandi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per la ricostruzione del ponte di Genova "se nell'attuale situazione l'affidamento tramite procedura negoziata appare giustificato, tale modulo dovrà essere limitato a quanto strettamente necessario a far fronte alle condizioni di urgenza e indifferibilità dell'intervento di ricostruzione e dovrà essere, in ogni caso, rispettoso dei principi di trasparenza e di non discriminazione". Lo ha detto il segretario generale dell'Antitrust, Filippo Arena, in audizione alla Camera davanti alle commissioni Ambiente e Trasporti che hanno all'esame il decreto Genova.

L'esclusione delle società concessionarie di strade a pedaggio dalla ricostruzione del ponte di Genova "sotto il profilo della concorrenza, potrebbe giustificarsi solo con riferimento al concessionario della tratta autostradale interessata dai lavori", vale a dire Autostrade per l'Italia ha detto il segretario generale dell'Antitrust durante l'audizione al Parlamento, aggiungendo che, invece, "non sembra trovare adeguata giustificazione l'esclusione di tutti gli altri concessionari". "L'esclusione - spiega ancora Arena davanti alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera che stanno esaminando il decreto Genova - appare funzionale a evitare di replicare nel mercato a valle dei lavori, gli effetti della chiusura alla concorrenza del mercato a monte, in cui l'affidatario del titolo concessorio, beneficiario di proroghe dello stesso, non è stato individuato con gara". A giudizio dell'Antitrust, inoltre, andrebbe anche modificata la norma che prevede, per i titolari di concessioni autostradali, l'obbligo di affidare mediante procedure a evidenza pubblica una quota pari al 60% dei contratti di lavori, servizi e forniture relativi alle concessioni di importo pari o superiore a 150mila euro: "Tale quota andrebbe aumentata all'80%, analogamente a quanto previsto per gli altri concessionari".

"Dovrà assolutamente essere evitata nel futuro la proroga delle concessioni esistenti e si dovrà procedere all'assegnazione delle stesse tramite procedure ad evidenza pubblica, e ciò al fine di garantire maggiore efficienza e maggiore sicurezza" ha precisato Filippo Arena.

 

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