Piazza Affari si porta in parità
(Ftse Mib +0,04%) con Tim (+0,6%), che tenta il rimbalzo dopo
una serie di sedute che l'hanno fatta sprofondare su nuovi
minimi storici dopo le previsioni sul 2019, la bocciatura del
progetto di scorporo parziale della rete e i dissidi tra Vivendi
ed il fondo Elliott per la governance del Gruppo. In rialzo
anche le risparmio (+0,67%), così come i bancari Banco Bpm
(+0,6%) e Unicredit (+0,17%) dopo il calo dello spread sotto
quota 250 punti. Bene Mps (+1,9%), invariata Intesa, il cui A.d
Carlo Messina ha categoricamente escluso a Davos un
coinvolgimento nella vicenda Carige. Debole Bper (-1,93%), giù
Creval (-0,78%), in calo Stm (-1,2%), dopo le stime trimestrali
della rivale Asml. Volatile la Juventus (+0,2%), brillante
Saipem (+1,46%), spinta dagli analisti di Citi che prevedono
"ricavi migliori dei rivali".
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