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Il mondo in 500 viaggi in treno

Il mondo in 500 viaggi in treno

Da Transiberiana a Perù, nella nuova raccolta di Sarah Baxter

ROMA, 11 giugno 2018, 11:30

Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 SARAH BAXTER, STORIA DEL MONDO IN 500 VIAGGI IN TRENO (RIZZOLI pp. 400 - 29,00 euro) Il primo che viene in mente, forse, è l'Orient Express: tremila chilometri da Parigi a Istanbul, attraversando l'Europa, a bordo del quale Agatha Christie ambientò uno dei suoi più celebri omicidi (e sul quale, nella realtà, incontrò l'archeologo Max Mallowan, suo futuro marito). Ma anche il Patagonia Express degli ''Appunti dal sud del mondo'' di Luis Sepulveda. O, fantasticando, il convoglio in partenza dal binario 9 e 3/4 di Harry Potter. Fino ad Azzurro e il ''treno dei desideri che all'incontrario va'' cantato da Adriano Celentano.
    Di certo, un'aura romantica continua ad avvolgere i viaggi in treno, potente momento di ispirazione e riflessione, occasione d'incontro con le persone del luogo, quasi sempre più economici di altri mezzi, preziosissimo tempo nel tempo di un viaggio. Lo si apprezza in pieno sfogliando l'ultimo libro di Sarah Baxter - scrittrice britannica del Wanderlust e molte altre testate dal Guardian al Telegraph e autorevole influencer sul tema travel sui social - che dopo la ''Storia del mondo in 500 camminate'', ora firma la ''Storia del mondo in 500 viaggi in treno'', in Italia in libreria per Rizzoli. Dai lussuosi wagon lit alla moderna Alta velocità, tra rotte epiche o semplici itinerari brevi ''i treni - spiega la Baxter - sono un po' come delle macchine del tempo: c'è qualcosa in loro che sembra in grado di riportarci indietro in un'epoca in cui viaggiare era una novità emozionante, traboccante di possibilità e romanticismo''. In sei capitoli, ordinati cronologicamente e tutti illustrati, il libro ripercorre la storia del pianeta attraverso una collezione di viaggi ferroviari a volte stupefacenti, a volte rivoluzionari, lussuosi, sconosciuti, velocissimi o incredibilmente ''slow'' come il Glacier Express in Svizzera (l'espresso più lento del mondo), sull'orlo dell'estinzione o tristemente defunti. Ognuno narra qualcosa della vita sulla terra, la formazione dei canyon o la nascita delle civiltà, le prime forme d'arte rupestri o l'inizio delle guerre, la meraviglia dei ghiacciai illuminati dal sole o i mille colori degli alberi in foliage, tra binari che seguono rotte di antiche carovane e altri che corrono vertiginosamente su altissimi acquedotti. ''I viaggi che vorrei fare? Credo che inizierei inoltrandomi nel Canada a bordo del Canadian, in perfetto spirito 'alla conquista del West' - racconta la scrittrice - Poi forse seguirei in treno il corso del Nilo, per ammirare il paesaggio sulle sue sponde che non è cambiato molto dei tempi degli antichi Egizi''. Ma perché allora non attraversare in ferrovia anche la Valle Sacra, in Perù, e stupirsi di come gli Incas siano riusciti a costruire Machu Picchu nel cuore delle Ande? Ma si può anche seguire i vichinghi sulla Aalborg-Ribe attraverso la Danimarca; i conquistadores spagnoli con le Barrancas del Cobre lungo una ferrovia sospesa tra gole che hanno dell'incredibile; o i commercianti di zucchero intorno a St.
    Kitts, una delle poche linee in funzione nei Caraibi. E poi partire alla scoperta dell'Oriente a bordo della Ferrovia della morte: 400 chilometri a cavallo tra Thailandia e Myamar, costruiti in mezzo alla jungla da prigionieri di guerra. O in Cina, visitando la Grande Muraglia con la Pechino-Badaling, la ferrovia più vecchia del paese, finché è possibile farlo.
    Senza andare troppo lontano, in Italia la Circumvesuviana collega siti unici come Napoli, Pompei, Ercolano e Sorrento, mentre la nuovissima Metro C a Roma si candida a essere una delle linee urbane archeologicamente più interessanti. Ma si può anche costruire un itinerario da Grand tour, viaggiando in convoglio tra Regno Unito, Francia e Italia. Fino al viaggio in treno per eccellenza, quello da sognare almeno una volta nella vita: la Transiberiana, il tragitto più lungo di tutti attraverso mezzo continente, da Mosca a Pechino, in sei indimenticabili giorni e mezzo da scorrere sul finestrino.
   

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