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Il gioco delle coppie ai tempi di Whatsapp

Dal 3 gennaio il film di Assayas che ha divertito Venezia

(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Una commedia divertente piena di cose: sentimenti, editoria, mass media, nevrosi, new economy, tradimenti e, soprattutto il mondo digitale che avanza inesorabilmente e cambia tutto, anche i sentimenti: è Il gioco delle coppie, il nuovo film di Olivier Assayas, una sorta di risposta francese ai Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, che dopo applausi e risate alla 75/a Mostra del cinema di Venezia arriva in sala con I Wonder Pictures dal 3 gennaio. Racconta di due coppie, una composta da Alain (Guillaume Canet), editore di successo sposato con Selena (Juliette Binoche), attrice disincantata di serie tv, e l'altra formata da due loro amici: lo scrittore Leonard (Vincent Macaigne), specializzato in storie sentimentali anche troppo personali e riconoscibili, e Valerie (Nora Hamzawi) che fa finta di non vedere troppo, ma è molto attiva sui social e quindi qualcosa sa. Quando nella vita di queste due coppie entra in scena l'addetta allo sviluppo digitale, tutto si complica e sorgono tante domande nei protagonisti. Dove va l'editoria? Si devono usare i software che facilitano la scrittura? Ha senso il libro digitale? Bisogna puntare sugli audiolibri? Da qui un dibattito serrato tra tutti i protagonisti. E i sentimenti? Quelli ci sono sempre, al di là del digitale. Lo si capisce da una semplice cosa: Selena convincerà il marito a pubblicare il romanzo del suo amico Leonard, scartato da Alain, ma non per la bassa qualità.
    Assayas racconta con brio queste trasformazioni dei tempi moderni in una commedia raffinata che indaga le relazioni e i giochi di coppia di un gruppo di uomini e donne sull'orlo di una crisi di valori e certezze. Una fotografia dei nostri tempi, spesso esilarante, sulla transizione tecnologica. Il gioco delle coppie è stato designato film della critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).
    "E' un film sulla scrittura e sull'oralità - ha detto il regista francese al Lido -. Ho iniziato non sapendo bene dove stavo andando a parare. A un certo punto ho pensato che stavo scrivendo un'opera teatrale, ma poi è diventata una commedia".
    Per quanto riguarda l'amore, secondo Assayas "c'è qualcosa di eterno nelle relazioni umane, solo che ora con il digitale si può comunicare, ma alla fine non cambia molto. La digitalizzazione del nostro mondo e la sua riduzione ad algoritmi è il segno di un cambiamento che ci confonde. Il gioco delle coppie non consiste nell'analizzare il funzionamento della new economy. Il suo intento più modesto è quello di osservare, a volte in modo divertente, le domande che assillano ciascuno di noi".
   

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