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7 sconosciuti (e bastardi) a El Royale

7 sconosciuti (e bastardi) a El Royale

Goddard, mi sono ispirato a Tarantino e ai Coen

ROMA, 27 ottobre 2018, 11:20

Francesco Gallo

ANSACheck

La locandina di '7 sconosciuti a El Royale ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

La locandina di  '7 sconosciuti a El Royale ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
La locandina di '7 sconosciuti a El Royale ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA)  - Tra neo-noir e ultracitazionismo, tra i film di Tarantino e quelli dei Coen, tra Charlie Manson e i Blues Brothers, tra Grande Fratello a Shining. Dopo aver aperto la Festa del cinema di Roma, arriva in sala dal 25 ottobre con la Fox '7 sconosciuti a El Royale', scritto e diretto da Drew Goddard. Protagonista un mega-cast di 'doppi' nell'animo e nella mente: Jeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota Johnson, Jon Hamm, Cailee Spaeny, Lewis Pullman, Nick Offerman e Chris Hemsworth.

Sono loro i sette perfetti estranei e bastardi, ognuno con un passato da seppellire, che si incontrano nel fatiscente El Royale, hotel a Lake Tahoe nel 1969 sul confine tra California e Nevada. "Sono sette personaggi 'doppi' - ha spiegato a Roma il regista -, sette persone che non sono come inizialmente appaiono e che, tra l'altro, sì muovono in un luogo 'doppio', in un hotel dove passa al suo interno il confine tra California e Nevada".
 I riferimenti creativi di Goddard: "Per quelli della mia generazione è impossibile sfuggire al talento di Tarantino e dei Coen. Autore della sceneggiatura di 'Cloverfield' e 'The Martian' (che gli è valsa una candidatura all'Oscar) e creatore della serie Netflix 'Daredevil' e regista di 'Quella casa nel bosco', Goddard ha definito questa sua opera seconda "la mia lettera d'amore per il cinema e la letteratura noir di quegli anni".

 "Amo da sempre gli anni Sessanta - ha detto il regista nato a Los Alamos nel 1975 e uno degli sceneggiatori della serie cult 'Lost' - e così ho girato in pellicola, un modo per evocare quel periodo. Nella pellicola ci è qualcosa di più emotivo, qualcosa che non sento nel digitale. E poi - ha aggiunto - ho girato anche in anamorfico proprio come ha fatto il vostro Sergio Leone in 'C'era una volta il West'".
    Assente alla festa di Roma Dakota Johnson che era stata annunciata alla vigilia, è intervenuta invece Cailee Spaeny, che nel film interpreta Rose, una ragazzina adepta di una setta luciferina capitanata da Billy Lee (Chris Hemsworth), che ha raccontato essersi preparata per il suo personaggio "guardando documentari sulle molte sette che ci sono in giro".
    Un capitolo a parte per Jeff Bridges, uno straordinario falso prete, Padre Daniel Flynn, che dopo aver fatto una strage è capace di rivestite i panni del sacerdote per una credibile confessione piena di umana pietà.
   

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