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Dalla Finlandia il pugile innamorato anti-Rocky

Dalla Finlandia il pugile innamorato anti-Rocky

In sala dal 16 agosto il poetico 'La vera storia di Olli Mäki'

12 agosto 2018, 15:17

Francesco Gallo

ANSACheck

LA VERA STORIA DI OLLI MAKI - DAL 16 AGOSTO AL CINEMA - RIPRODUZIONE RISERVATA

LA VERA STORIA DI OLLI MAKI - DAL 16 AGOSTO AL CINEMA - RIPRODUZIONE RISERVATA
LA VERA STORIA DI OLLI MAKI - DAL 16 AGOSTO AL CINEMA - RIPRODUZIONE RISERVATA

Helsinki, estate 1962. Olli Mäki, (Jarkko Lahti) timido giovane pugile peso piuma in corsa per il campionato del mondo, ha fondamentalmente due problemi. Intanto ha pochissimo tempo per perdere i tre chili di peso utili per poter sfidare il detentore del titolo, il temibile nero americano Davey Moore (John Bosco Jr.) e poi, problema dei problemi, si è appena innamorato di Raija (Oona Airola) e non riesce più a concentrarsi.
    Tutta qui la trama de 'La vera storia di Olli Mäki' di Juho Kuosmanen, film in bianco e nero mille miglia lontano dall'epica di Rocky Balboa, che arriva in sala dal 16 agosto con Movie Inspired.
    Opera prima del regista che guarda al maestro Aki Kaurismaki, racconta di questo ragazzo semplice e di umili origini (faceva il fornaio prima della boxe) che non perde mai la testa pur avendo la sua grande occasione: diventare non solo una celebrità mondiale, ma anche un eroe nazionale, visto che il campionato del mondo si svolge, eccezionalmente, nella sua Helsinki.
    Ma tutta la retorica dei film sulla boxe qui non c'è. Intanto Olli non viene affascinato né dal piombare dalla sua provincia nella capitale, né dal trovarsi schiacciato dentro una macchina mediatica che lo rende protagonista del documentario di una tv locale che pensa di sfruttare l'avvenimento.
    Tutto in 'Olli Mäki', miglior film al Festival di Cannes a Un Certain Regard, resta nel segno dell'umanità. Anche il suo manager, Eeli Ask (Eero Milonoff) non è affatto un eroe, un vincente. Anzi, ospita Olli insieme a Raija nella sua casa, cedendogli l'unica stanza disponibile, quella dei bambini con tanto di letto a castello. Insomma è un manager che non ha una lira e una moglie che gli tira le tazzine del caffè quando si arrabbia.
    Neppure l'amore, poi, nel film, ammicca all'intrattenimento, al mainstream. L'Adriana di Olli, ovvero Rajia, a un certo punto lo molla e torna al suo paesello. E sarà lui ad inseguirla, abbandonando l'allenamento per prendere il primo treno disponibile.
    Infine, anche la dieta di Olli è umana. Quando si ritrova a un pranzo e gli offrono qualcosa, trova difficile dire no alle tentazioni, perché in fondo è solo un uomo come tanti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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