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Reynolds, Deadpool è il supereroe della gente

Con Josh Brolin nel sequel, nelle sale dal 15 maggio

(di Francesca Pierleoni) (ANSA) - ROMA, 9 MAG - Deadpool "è un uomo comune, del popolo, dice e fa quello che molti pensano. Oltrepassa i limiti, è un po' buono, un po' cattivo, la sua morale è flessibile. Non è il solito supereroe virtuoso, è un idiota disfunzionale che cerca ogni giorno di migliorare un po'. Un aspetto in cui ci si identifica". Così Ryan Reynolds descrive il supereroe più politicamente scorretto e ironico dell'Universo Marvel che a due anni dal primo film, torna a interpretare in Deadpool 2 di David Leitch, in sala dal 15 maggio con 20th Century Fox.
    L'attore, anche cosceneggiatore del sequel, è stato a Roma per parlare del superhero movie con il compagno di set Josh Brolin interprete nel film di Cable, guerriero che viaggia nel tempo. Deadpool dovrà affrontarlo per difendere il giovanissimo mutante Firefist (Julian Dennison). Compito che assolve assemblando un proprio 'mucchio selvaggio' di mutanti (ma non solo), denominato X Force che comprende fra gli altri, Domino (Zazie Beetz), capace di creare inaspettati campi di fortuna, e Bedlam (Terry Crews) manipolatore di campi energetici.
    Per Brolin, reduce dal successo mondiale di Avengers: Infinity War, dove interpreta un cattivo molto diverso, Thanos, "una storia è una storia. Non ho mai pensato che un film tratto da un fumetto fosse meno importante di un piccolo film indipendente sul modello di Cassavetes. Recitare è recitare. Ho girato Avengers proprio come se fosse una piccola produzione degli anni '70. Sono cresciuto leggendo autori come Ray Bradbury che mi hanno aperto la mente, mi hanno reso il mondo reale più sopportabile, perché sapevo di poter viaggiare in altri senza conseguenze… a differenza delle droghe. Per questo per me è stato bellissimo interpretare questi personaggi". L'attore non considera, come altri colleghi, i 'cattivi' sempre più complessi: "L'importante è cercare di fare qualcosa che non ho fatto in passato. Peraltro essendo nato con questa faccia mi offrono spesso parti alla Tommy Lee Jones, e mi va bene se c'è una bella storia da raccontare".
    Nei film su Deadpool "è compito del montatore e del regista David Leitch trovare il limite. Quando sei sul set provi a girare ogni scena come se dovessi buttarti in una piscina vuota piena di vetri rotti" spiega Reynolds. D'altronde "il protagonista è come un bambino irrazionale che filtra il suo dolore attraverso l'umorismo. Come si dice da noi, tira la corda ma non spezzarla. Poi conto su Josh per tenermi in riga". Anche se stavolta Deadpool deve confrontarsi con un ruolo 'da padre': "I figli ti rendono migliore - spiega l'attore, che ha avuto dalla moglie Blake Lively due bambine -. Devi lasciare da parte le tue cazzate e concentrarti su di loro. E Deadpool lo capisce.
    E' un po' un'ottica Pixar che raccontiamo in modo più spigoloso.
    E' molto importante per il personaggio anche l'amore, come lo per me". Ci sarà anche un Deapool 3? "Ancora non lo so - dice Reynolds - ma se decidessimo di farlo, vorrei fosse ancora più libero e diverso, un film stile Sundance. Per ora stiamo lavorando a 'X Force', dove è centrale il gruppo, nel quale Deadpool è il ragazzino e gli altri sono gli adulti". Ora che la 20th Century Fox in fase di acquisizione dalla Disney pensa che avrà la stessa libertà creativa? "Non ne ho idea - commenta -. Non ci dicono ancora nulla, legalmente non possono finché l'acquisizione non è completata (nel 2019, ndr). Sappiamo solo che Bob Iger (ceo della Disney) ama Deadpool. Immagino la Disney non abbia acquistato la Fox per distruggerla ma che voglia valorizzarne gli asset".
    Brolin intanto questa estate ha in uscita negli Usa anche il sequel di Sicario, Soldado diretto da Stefano Sollima: "Mia moglie ed io adoriamo l'Italia e ho amato molto avere un romano a dirigermi. Stefano sul set si faceva capire un po' in inglese e un po' a gesti - dice l'attore sorridendo e imitando il regista italiano -. E' meraviglioso, ora siamo molto legati.
    Penso che il film sia venuto molto meglio di quanto ci si aspettasse e che per lui sarà l'inizio di una bellissima traiettoria". (ANSA).
   

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