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Vergnano lascia il Teatro Regio di Torino, si dimette il sovrintendente

L'addio dopo 20 anni per motivi personali. Si apre successione

(ANSA) - TORINO, 18 APR - Walter Vergnano lascia dopo 19 anni il Teatro Regio di Torino. Il sovrintendente ha rimesso questa sera il suo mandato al Consiglio di indirizzo dell'ente, che ha accettato le dimissioni con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato. Una scelta "condivisa" con la sindaca di Torino Chiara Appendino, che presiede l'ente teatrale, e presa "nell'interesse del teatro". Con Vergnano decadono automaticamente anche il direttore musicale, Gianandrea Noseda, e quello artistico, Gastón Fournier-Facio. Alla vigilia della presentazione della stagione teatrale del 16 maggio, che a questo punto potrebbe però slittare, sarà dunque necessario rinnovare i vertici del teatro. Un compito non facile: sotto la guida di Vergnano, il Regio è cresciuto dal punto di vista artistico, ospitando opere di grande pregio che hanno richiamato un pubblico sempre più numeroso. E sempre su suo impulso il teatro ha portato le sue produzioni nel mondo, con tournee internazionali che hanno toccato Cina, Giappone e Sud America. "Nessuna dietrologia", dice con gli occhi lucidi sul suo addio Vergnano, qualche problema di salute negli ultimi mesi ma anche un rapporto che con la nuova amministrazione pentastellata - per un uomo di cultura organico al centrosinistra - non è mai sbocciato. "E' stata davvero una scelta condivisa - si limita a dire - presa nell'interesse del teatro", di cui è stato presidente dal 1999, chiamato dall'allora assessore alla Cultura Giorgio Balmas. In questi anni anche prestigiosi incarichi nazionali, tra cui la presidenza dell'Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche (Anfols) per oltre un decennio. Il consiglio di indirizzo è stato di nuovo convocato per il 24 aprile. All'organismo spetta di indicare il nome del successore al Ministero dei Beni Culturali, cui compete la nomina. Fino a quel momento Vergnano si occuperà della gestione ordinaria. "Occorre fare in fretta - dice il sovrintendente dimissionario - perché di ordinario, in un teatro, non c'è nulla". Il nuovo sovrintendente avrà un incarico di un anno, fino alla scadenza naturale del mandato. Una sorta di 'rodaggio', è stato fatto notare dalla Appendino ringraziando Vergnano, che consentirà al teatro di "individuare il percorso migliore per i successivi cinque anni". E' dei giorni scorsi l'indiscrezione, che non ha però trovato conferme, dell'intenzione della sindaca di Torino di rimpiazzare Vergnano con Giancarlo Del Monaco, regista e dirigente di teatri d'opera ritenuto molto vicino a Beppe Grillo, garante di quel Movimento 5 Stelle di cui la prima cittadina è espressione. Nel programma della nuova stagione, come per gli anni futuri, è comunque già deciso che resteranno le opere previste per la direzione di Noseda.

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