Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scansione 3D svela informazioni su 'L'infinito' di Leopardi

Scansione 3D svela informazioni su 'L'infinito' di Leopardi

Individuate diverse sequenze correzioni e tre fasi di scrittura

BOLOGNA, 02 dicembre 2019, 13:37

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

'L'infinito' di Giacomo Leopardi stupisce ancora, grazie alla scansione 3D: una nuova analisi ad altissima definizione del quaderno degli Idilli guidata da Paola Italia, docente al Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell'Università di Bologna, ha permesso di individuare diverse sequenze di correzioni e tre successive fasi di scrittura, a dimostrazione che il poeta di Recanati è tornato più volte a rivedere quelle rime.
    Per cercare di ricostruire le vicende che hanno portato alla nascita di una delle liriche più celebri della nostra letteratura, Italia ha accostato un nuovo metodo di analisi - RTI, Reflectance Transformation Imaging - alle conoscenze e alle metodologie della filologia d'autore. Un'operazione resa possibile grazie alla collaborazione della Biblioteca Nazionale Centrale 'Vittorio Emanuele III' di Napoli, che custodisce numerosi manoscritti autografi di Leopardi, e del Laboratorio fotografico e multimediale FrameLab, attivo al Campus di Ravenna dell'Università di Bologna.
    "Nonostante sia forse l'autografo più conosciuto della letteratura italiana, 'L'infinito' è un oggetto ancora misterioso", commenta la docente. "Ancora non sappiamo con precisione, ad esempio, se sia stato composto prima o dopo il 29 giugno 1819, ventunesimo compleanno di Leopardi, che diventato maggiorenne tenta la fuga da Recanati. Tutto ciò che sappiamo è legato a un quadernetto a righe che reca, oltre a 'L'infinito', anche altri Idilli". I risultati dell'indagine saranno presentati venerdì in un seminario a Bologna.
    La tecnologia RTI utilizzata per l'analisi è stata usata inizialmente soprattutto per lo studio di manufatti artistici archeologici, ma si presta molto bene anche per l'indagine dei manoscritti. "Fotografie ad alta definizione - spiega la prof.
    Italia - vengono scattate con luce riflessa su una sfera da diverse angolature e altezze, e poi ricomposte digitalmente, creando così un'immagine tridimensionale che permette di migliorare la percezione della superficie dell'oggetto e di evidenziare le stratificazioni dei solchi lasciati dalla penna nella scrittura".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza