Dal racconto del porto e
dei travestiti di Genova passando per Israele, la Sardegna,
Parigi, il Venezuela, l'Afghanistan, l'Irlanda, l'India e la
Sicilia attraverso l'occhio fotografico di Lietta Carmi. E' la
nuova mostra retrospettiva 'Lisetta Carmi - Da Genova verso il
resto del mondo' ospitata al Cifa - Centro italiano della
fotografia d'autore, a Bibbiena (Arezzo) dal 30 marzo al 2
giugno.
Il percorso espositivo è suddiviso in 11 temi: tra i
reportage inseriti due ritratti del poeta americano Ezra Pound,
scatti per i quali Carmi vinse nel 1966 il premio Niépce per
l'Italia. Se si esclude il lavoro sulla metropolitana di Parigi
dove le persone perdono la propria riconoscibile identità per
diventare massa in movimento che percorre spazi artificiali e
disumanizzanti, sono sempre le persone ad attrarre l'attenzione
di Carmi che, come spiegato da lei stessa, ha "fotografato per
capire".
Lisetta Carmi, ricordano gli organizzatori, "ha realizzato i
suoi lavori fotografici nell'arco di 18 anni; poi la sua vita è
cambiata completamente grazie all'incontro con il maestro
indiano Babaji, e nell'ultima parte si ritira a Cisternino.
Lisetta vive di spiritualità in modo spartano e senza i moderni
mezzi di comunicazione come il computer e Internet. Vicino a
casa sua però c'è un edicolante che non solo espone i suoi
libri, ma le fa anche da tramite con il resto del mondo
ricevendo la posta elettronica a lei indirizzata e inviando le
sue risposte. Anche se distante dal mondo, vuole continuare a
capirlo".
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