Uno strumento "per provare a entrare
nel mistero dell'umano": è sempre stata questo la macchina
fotografica per Lisetta Carmi, fotografa genovese, 94 anni, di
cui il Museo di Roma in Trastevere documenta la straordinaria
vita umana e professionale in una grande antologica, la prima
organizzata nella Capitale, allestita dal 20 ottobre al 3 marzo.
A condurre come un filo invisibile il visitatore nel percorso
c'è quello sguardo sincero e partecipe che in 20 anni dedicati
alla fotografia ha sempre guidato i passi dall'artista: dal
titolo "Lisetta Carmi. La bellezza della verità", la mostra
delinea in 170 scatti, di cui alcuni inediti, il ritratto di una
donna che ha precorso i tempi, e che ha rivolto la sua
attenzione (dopo aver lei stessa subito la discriminazione)
verso gli umili e i diversi, per dare loro voce. Un'artista
libera, la cui modernità appare soprattutto nel metodo di
lavoro: non osservava mai il mondo in modo casuale ma sempre
seguendo progetti e storie.
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