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Elena Sofia Ricci, mamma "ruvida" per Corsicato

Elena Sofia Ricci, mamma "ruvida" per Corsicato

A Giffoni lancia messaggio, giovani siano influencer di cultura

GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO), 27 luglio 2019, 14:19

dell'inviata Cinzia Conti

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Elena Sofia Ricci, mamma 'ruvida ' per Corsicato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Elena Sofia Ricci, mamma  'ruvida ' per Corsicato - RIPRODUZIONE RISERVATA
Elena Sofia Ricci, mamma 'ruvida ' per Corsicato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Veronica Lario in Loro di Paolo Sorrentino a Suor Angela di Che Dio ci aiuti. Ci sono tanti volti e cuori di donne diverse nella lunga e fortunata carriera di Elena Sofia Ricci che è stata protagonista oggi al 49/o Giffoni Film Fest. E se ne sta per aggiungere uno da mamma "ruvida e che fa scelte estreme per proteggere i propri figli" per la serie Rai "Vivi e lascia vivere" diretta da Pappi Corsicato. Una donna assai diversa dalla mamma Cesaroni. "E' - continua - una serie piena di segreti, un family drama con anche suspence e giallo. E Laura è una mamma pragmatica, senza smancerie, non proprio una campionessa dell'affettività, che deve piuttosto darsi da fare, che va al sodo e che cerca di proteggere i figli da un dolore enorme, un lutto molto grave nella famiglia. Lei custodisce un segreto piuttosto importante che quando sarà scoperto farà deflagrare la famiglia e metterà tutti in crisi.
    Prende delle decisioni forti, nel momento in cui tutto crolla lei si rialza in piedi e si rimette in gioco. Io credo che sia la parte più interessante degli esseri umani il momento della crisi che non è per forza solo negativa, è l'attimo in cui devi riemergere". La Ricci parla anche di Napoli dove si stanno svolgendo le riprese ("una città che ha fatto un grande passo in avanti, dove c'è un grande fermento culturale") confrontandola amaramente con Roma, ("fa male vederla così"). A teatro la Ricci sarà in Vetri Rotti di Arthur Miller, con cui farà tappa anche all'Eliseo di Roma: "E' un autore straordinariamente contemporaneo che racconta della Brooklyn degli anni '30 in cui si riverberano gli echi della Notte dei Cristalli. C'è una battuta che dimostra tutta la forza di parlare ai giorni nostri: è della sorella della protagonista Sylvia Gellburg, rimasta paralizzata dopo aver sentito gli orrori della persecuzione nazista agli ebrei, che si domanda 'Ma perché si preoccupa tanto Silvia? E' lontano! C'è un Oceano di mezzo. Ecco c'è sempre un mare di mezzo tra noi e l'orrore che capita da qualche altra parte". Sulla sua carriera racconta: "Sono stata tra le prime a fare la televisione pop e fui messa immediatamente in castigo dal cinema. Ora tutti fanno serie perché vanno più del cinema. Io me ne sono sempre abbastanza fregata di questa cosa. Volevo fare questo lavoro, farlo con passione e raccontare quante più donne possibile, diventare altro da me".
    L'attrice ha le idee molto chiare anche sul prossimo ruolo di donna: "La storia ce l'ho. Ho un soggetto da autrice (ma non da regista) che spero di poter scrivere e interpretare, ma che da 13 anni a questa parte ha trovato solo porte chiuse. Quindi mantengo il segreto perché sono scaramantica. Qui siamo in Campania e mi capiscono...".
    Su Giffoni spiega: "Volevo venire a tutti i costi, è il più bel festival e, come è stato detto, il più "necessario". E' un festival che insegna a individuare dentro di sé una passione, che sia nello spettacolo oppure altrove nella musica, nella medicina, e cercare di viverla e di farla coincidere con il proprio destino. Io credo che sia l'augurio più grande che si possa fare a qualcuno". E ai ragazzi dico: "Studiate, leggete, preparatevi e fate gli influencer sì ma di cultura, letteratura, teatro... E non guardate solo la bellezza esteriore, anche perché quella interiore e così forte che a volte fa sembrare anche più belli fuori".
   

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