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Bartlett, sto scrivendo a mano la vita di Petra

Bartlett, sto scrivendo a mano la vita di Petra

La scrittrice a Letterature con Spencer, Manzini e Alajmo

ROMA, 10 giugno 2019, 19:47

di Mauretta Capuano

ANSACheck

La scrittrice Alicia Gimenez- Bartlett - RIPRODUZIONE RISERVATA

La scrittrice Alicia Gimenez- Bartlett - RIPRODUZIONE RISERVATA
La scrittrice Alicia Gimenez- Bartlett - RIPRODUZIONE RISERVATA

 (ANSA)  - Sta lavorando a "un libro strano, la biografia di Petra Delicado, di un personaggio di fiction" e lo sta "scrivendo a mano" Alicia Gimenez-Bartlett che con la sua ispettrice della Policia Nacional di Barcellona, uscita in Italia per Sellerio, ha venduto nel nostro Paese oltre un milione e mezzo di copie. "Non ho mai raccontato prima come è la famiglia di Petra, come era lei da giovane, dove ha studiato, come è diventata poliziotta. E' la vita immaginata di un personaggio che la gente ha fatto suo, alla fine. E non ci sarà nessun morto in questo libro" dice all'ANSA la Bartlett, a Roma per salire domani sul palco di Massenzio per il Festival Internazionale di Roma Letterature in una serata speciale, in blu, come i libri della casa editrice Sellerio che compie 50 anni. Con la scrittrice spagnola ci saranno Scott Spencer, Antonio Manzini e Roberto Alajmo accompagnati da Carlo Boccadoro, al piano solo.
    "Sto scrivendo a mano e non so perché. Forse semplicemente perché voglio sentire la prosa. Quando ho completato venti o trenta pagine le passo al computer e magari faccio dei cambiamenti. E' la terza volta che lavoro così. La letteratura per me è suono, non immagini. La mano segue in maniera naturale il pensiero più del computer" afferma la scrittrice originaria di Almansa dove è nata nel 1951, premio Planeta nel 2015. "Per finire la biografia ci vorrà sicuramente un anno. Non uscirà prima del 2020" aggiunge e potrebbe essere pubblicata prima in Italia, come è accaduto con Gli onori di casa, che in Spagna. Petra intanto è diventata protagonista di una serie originale Sky prodotta con Cattleya e Bartlebyfilm. "Credevo di sapere tutto di Petra, mi sembrava facilissimo scrivere la sua biografia e invece no, è difficile" racconta la Bartlett con il suo caschetto che ora lascia argentato. E rivela nel suo buon italiano: "Avevo pensato di fare la mia biografia, ma alla fine mi sono chiesta: 'a chi interessa la biografia di Alicia? A nessuno'. Petra ha una vita più interessante della mia e allora ho deciso di raccontare la sua di vita". Sulle scene l'ispettrice di polizia, che indaga con il suo vice Fermin Garzon, è apparsa vent'anni fa e in fondo non è mai cambiata. "Ora è più tranquilla, meno impetuosa, ma sempre continua a essere un po' giovane, un po' infantile, si arrabbia e penso che questo sia un diritto della donna. Vede la sua vita in maniera non melanconica ma fatalista" spiega l'autrice.
    Ma perché è così tanto amata? "E' una donna del suo tempo, vicina a noi e mi hanno detto le lettrici che a volte fa ridere anche quando dice cose importanti che non sono battute. Credo sia importante per le donne avere questo senso della vita un po' relativo, non considerare tutto grave, serio. Prendiamo la vita anche un po' scherzando" sottolinea la scrittrice che a Massenzio porta l'inedito 'La maledizione dei classici'.
    "Parlare di classici cercando di essere minimamente originale o non noioso per la gente è difficile. E allora mi sono chiesta: cosa so fare meglio? Raccontare una piccola storia e scherzare un po' e allora ho fatto così, ho dato voce a una ragazza che spiega quale è stata la sua esperienza con i classici" dice.
    "Petra non so se è un classico, è un riflesso della società, di come sono cambiate le cose in Spagna, e non solo".
   

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