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Chi era Antonio Megalizzi, giovane reporter appassionato dell'Europa

Antonio Megalizzi, giovane reporter italiano, appassionato dell'Europa con il sogno del giornalismo, è morto dopo tre giorni da quella drammatica sera in cui, passeggiando con due amiche al mercatino di Natale di Strasburgo, ha incrociato lo sguardo e la pistola di Chérif Chekatt, un ragazzo più o meno della sua stessa età, ma con l'inferno dentro.

Per Antonio, colpito alla testa, da subito ci sono state poche speranze: 'Condizioni irreversibili e inoperabili', era stata la sentenza pronunciata dai medici alla famiglia. Che è rimasta accanto a lui fino alle fine, con la mamma disperata che, dall'inizio, ha capito: 'Me l'hanno portato via'. E a soli 29 anni è passato dal coma alla morte, diventando la quarta vittima dell'attacco di martedì sera.

Fa impressione ascoltare l'entusiasmo con cui Antonio sognava di fare il giornalista, a tempo pieno, e parlava della sua esperienza a Strasburgo. In un messaggio audio che l'ANSA ha potuto ascoltare raccontava di essere "innamorato dell'Unione Europea".

Con il desiderio, rivelava ad una amica, "di riuscire un giorno a farcela: di continuare a fare quello che faccio a Strasburgo ma in maniera continuativa, perché ancora non esiste un media service giovane che si occupi di Ue".

Antonio è stato descritto dagli amici come un europeista convinto, una persona brillante, determinata, ma anche rispettosa delle differenze. Che fosse un ragazzo apprezzato lo si capisce da tante piccole cose accadute in questi giorni drammatici: dai tanti messaggi sul suo profilo Facebook alla lettera che gli amici hanno attaccato al muro sotto la sua casa a Trento, dove il giovane viveva assieme al papà Domenico, alla mamma Annamaria e alla sorella più piccola, Federica.

"Per te sposteremmo anche le montagne", è stato il loro saluto. Appena saputa la notizia, don Mauro Leonardelli, parroco della parrocchia di Cristo Re, dove mamma Annamaria è catechista, ha organizzato un momento di preghiera parlando ai fedeli dell'importanza del messaggio dato da Antonio attraverso la sua vita e il suo lavoro.

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