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(v. "Favori in procura ..." delle 19:20)

TORINO, 20 giugno 2018, 19:54

Redazione ANSA

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Casi di fascicoli presi in carico da pubblici ministeri in violazione delle direttive del procuratore capo Armando Spataro. C'è anche questa circostanza a fare da sfondo all'inchiesta su un giro di favoritismi negli ambienti del Palazzo di Giustizia di Torino che ieri è sfociata nell'avviso di conclusione indagini a un appuntato dei carabinieri in servizio nella squadra di polizia giudiziaria, un avvocato penalista e altre cinque persone.
    Fra i comportamenti attribuiti al sottufficiale c'è quello di avere "violato i criteri di assegnazione" dei fascicoli di indagine, così come fissati nel 2015 da una circolare di Spataro. La nuova organizzazione prevede che il sistema informatico di gestione delle notizie di reato sia dotato di un "automatismo" fondato sull'accoppiamento dei singoli procedimenti ai cognomi dei pm in rigoroso ordine alfabetico.
    Questo, nelle intenzioni di Spataro, dovrebbe assicurare "carichi di lavoro tendenzialmente omogenei" e "impossibilità di prevedere o conoscere il pm assegnatario di querele, denunce e quant'altro". Spataro aveva sottolineato che "nessuno dei sostituti procuratori potrà autoassegnarsi procedimenti".
    Secondo quanto si ricava dalle carte delle indagini, il maresciallo è riuscito in più occasioni, "valendosi delle relazioni d'ufficio", a fare in modo che una serie di notizie di reato venisse assegnata non con criterio automatico, ma "al gruppo di lavoro e al sostituto procuratore con cui collaborava".
   

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