Nel Municipio di Norcia,il tempo è fermo
Viaggio ANSA tra scranni, fuori vita riparte con arrivo gru
(di Gianluigi Basilietti)
(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 5 LUG - Calcinacci, crepe sui
muri, lampadari penzolanti e una coltre di polvere bianca sugli
scranni e sulle sedie del Consiglio: dentro il palazzo comunale
di Norcia il tempo si è fermato alla mattina del 24 agosto 2016,
giorno della prima scossa di terremoto che distrusse Amatrice e
altri paesi del Centro Italia rendendo da subito inagibile il
municipio della città di San Benedetto. Le altre scosse, su
tutte quella del 30 ottobre, hanno fatto il resto, provocando
danni ingenti che per essere recuperati richiedono un impegno
economico che si aggira attorno ai 6 milioni di euro, come ha
avuto modo di dire il sindaco Nicola Alemanno. L'ANSA ha potuto
visitare le stanze del municipio, un viaggio all'interno di
locali vuoti e semibui che raccontano la drammaticità
dell'evento sismico a distanza di quasi due anni.
A impadronirsi di questi spazi è stata soprattutto la polvere
che ha quasi cancellato i colori dei mobili e degli oggetti
rimasti ancora all'interno del Comune. Ma il giallo di una
cartellina lasciata su un banco, da un consigliere comunale, è
ancora ben visibile. Dalle sale del municipio si accede sia al
primo che al secondo livello della torre civica che da oggi è
oggetto di ristrutturazione, con l'arrivo di una grande gru in
piazza San Benedetto.
Al livello più basso si arriva attraverso la grande sala
delle riunioni dove spicca l'orologio a muro o quel che resta.
Il sisma l'ha distrutto e a rimanere appesa è solo una piccola
porzione, quella che va tra i 5 e i 20 minuti.
La violenza del terremoto si avverte tutta accedendo al
secondo livello della torre, la sala di transito è la più
colpita: il tetto è praticamente crollato, a terra un mucchio di
calcinacci e i muri sono profondamente feriti. Qui a contribuire
ai maggiorare i danni ci ha pensato la spinta della torre
durante la sua oscillazione, spiegano i tecnici che si stanno
prendendo in carico la messa in sicurezza e il recupero del
municipio.
Se dentro queste stanze il tempo si è fermato, è rimasta
immutata anche la vista che dalle finestre del Comune si ha su
piazza San Benedetto. Una visuale bellissima che da oggi ha un
elemento in più: la grande gru che toglie un po' di poesia
all'ambiente, ma che da' la speranza che un giorno Norcia possa
tornare a essere quella di un tempo. Quando ancora il sisma non
aveva bussato alle sue mura. (ANSA).
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