(ANSA) - ASCOLI PICENO, 15 DIC - Ascoli Servizi Comunali ha deciso di ricorrere al Tar per chiedere l'annullamento dell'atto con cui la Regione Marche ha affidato alla società in house maceratese Consmari lo smaltimento delle macerie di Arquata del Tronto e, più in generale, delle province di Ascoli Piceno e Fermo. "Un atto chiaramente illegittimo in quanto adottato in violazione dell'art. 28 comma 6 del dl n. 189 che imponeva il coinvolgimento preliminare della società partecipata del nostro Comune per le attività di rimozione" commenta il sindaco di Ascoli Guido Castelli, nel darne notizia. Un atto che viene considerato "chiaramente discriminatorio verso la città e che si aggiunge alla sequenza infinita di ostilità consumate dal duo Ceriscioli-Casini in danno di Ascoli" secondo il sindaco. Castelli ricorda l'impegno del consigliere regionale Piero Celani (Fi) che "ha ripetutamente denunciato le irregolarità formali e sostanziali che hanno costellato un procedimento ritenuto molto 'sospetto'". "Auspico che anche i parlamentari ascolani vogliano intervenire per segnalare al ministro dell'Ambiente Costa la gravissima condotta della Regione che si pone in evidente contrasto con le normative del terremoto, del codice degli appalti e della disciplina delle aziende in house. Quel che è peggio, tuttavia - prosegue Castelli - è che le strane operazioni della Regione sulle macerie stanno provocando ulteriori ritardi nelle attività di rimozione, come denunciato pubblicamente dal sindaco di Arquata Aleandro Petrucci".(ANSA).