Sisma, pronte ultime 48 Sae Valfornace
Pronte 1.644 Sae su 1.945. Restano completare a Visso e Camerino

(ANSA) - VALFORNACE (MACERATA), 5 LUG - Giorno di festa a
Valfornace dove sono state consegnate le ultime 48 Sae sulle 152
previste per una spesa complessiva di circa 14 milioni di euro.
Con quelle di Valfonace, fa sapere la Regione, le casette
consegnate sono 1.644 sul fabbisogno di 1.945. Cerimonia per
circa 380 persone nel giorno di ricongiungimento della comunità
con famiglie e anziani, tra loro anche Raul Lucarini, 105 anni,
simbolo della longevità marchigiana, e la signora Varnelli,
presidente della nota distilleria. Un segnale di ritorno alla
normalità a quasi due anni dal devastante evento che ha colpito
il Comune nato dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte.
"I Comuni che devono completare le Sae sono rimasti due - ha
riferito il presidente Luca Ceriscioli alla Commissione Ambiente
della Camera -: 25 comunità su 27 sono tornate nei propri
territori. Restano Visso, che completerà entro il mese, e
Camerino, dove il lavoro è stato imponente, perché si sta, di
fatto, costruendo una città". "I lavori richiederanno - ha
aggiunto - un mese in più rispetto a Visso. La Regione ha 3.337
persone nelle Sae, 1.300 in albergo, 28.730 in Cas e 385 in
altre sistemazioni". Per l'invenduto, il presidente ha ricordato
il via libera di due mesi fa sui fondi e i 335 alloggi da allora
disponibili e richiesti per la contrattazione. I primi sono
stati consegnati in occasione della visita a Esanatoglia del
Presidente della Repubblica".
"Si completa - ha commentato l'assessore alla Protezione
civile Angelo Sciapichetti - un percorso per dare il via ad un
nuovo inizio, ricostruiamo per intero la comunità di Valfornace,
un segnale di speranza per tutto il territorio che ci permette
di guardare avanti con maggiore ottimismo" "È importante -
secondo la commissaria straordinaria per la ricostruzione Paola
De Micheli - assistere sempre più spesso a questi momenti dove
le comunità si ritrovano e lo Stato mantiene i propri impegni.
Alle persone a cui consegniamo le casette chiedo sempre se hanno
fatto la richiesta per la ricostruzione: perché dobbiamo fare in
modo che rientrino al più presto nelle loro abitazioni".
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