"Sento sulle mie spalle la responsabilità di quello che sto facendo, ma quando la sera torno a casa e vedo mio figlio di due anni, mi domando se le decisioni che ho preso durante la giornata faranno il bene in futuro dei bambini delle zone terremotate, perché se vanno bene per loro, andranno bene per tutti". Così il commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli, intervenuta ad Ascoli Piceno al convegno "Sisma e ricostruzione" organizzato in preparazione alla 52/a giornata mondiale per le comunicazioni sociali, con il patrocinio, tra gli altri, della Diocesi di Ascoli e dell'Ordine dei giornalisti delle Marche. "Questa ricostruzione - ha aggiunto De Micheli - non si risolve con una buona legge o una buona ordinanza: è molto complicata perché siamo in montagna, perché c'è il problema idrogeologico, quello dei vincoli urbanistici, ci sono i parametri di sicurezza antisismica da rispettare assolutamente".
Stanno emergendo ulteriori problemi. "Prendiamo l'ordinanza 46 fatta da me su sollecitazione dei sindaci - ha spiegato -: assegna subito i soldi ai privati per ricostruire le case, a partire dalla progettazione. Funziona, quando è stata fatta nessuno ci ha detto che ci sono l'80% delle case in questione con abusi, con il rischio di denunce penali per i cittadini, magari a loro insaputa. Dovremo tenere conto anche di questo. Intanto - ha proseguito De Micheli - stiamo inviando ai sindaci un vademecum per la ricostruzione da distribuire ai cittadini". Manca anche il personale, soprattutto tecnico. "All'inizio sembrava enorme il numero di persone impegnate, ma invece vi dico che soprattutto nei piccoli comuni non c'è abbastanza personale". Il commissario per la ricostruzione ha detto che intende incontrare quanto prima i vertici del nuovo Governo non appena si insedierà.