Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Denunciato da finto dentista, assolto

Denunciato da finto dentista, assolto

Accusa di calunnia e procedimenti disciplinari,ma aveva ragione

PALERMO, 13 dicembre 2018, 15:20

Redazione ANSA

ANSACheck

Ha denunciato un sedicente collega per esercizio abusivo della professione e si è ritrovato sotto processo per calunnia. Condannato in primo grado, è stato assolto oggi dalla corte d'appello. La storia comincia quando l'odontoiatra palermitano Mario Imburgia segnala che il sedicente collega Domenico Genduso non ha i titoli per esercitare la professione. Una legge del 1985 disponeva che per fare il dentista fosse necessario possedere la laurea in Odontoiatria e Genduso invece era laureato in Medicina e solo grazie a un decreto rettoriale ad personam, aveva potuto fare gli esami di abilitazione. Il tribunale dà torto Imbrugia, nel frattempo denunciato per calunnia, e lo condanna. Ma la sua battaglia non cade nel vuoto e gli Ordini e il ministero della Salute approfondiscono la questione dell'iscrizione di Genduso accertando che la sua posizione era viziata e non aveva i titoli per esercitare. Oggi per Imburgia, nel tempo sottoposto anche a procedimenti disciplinari, è arrivata l'assoluzione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza