Successo di pubblico per la prima
de "La tempesta" di Shakespeare al Teatro Biondo di Palermo, per
la regia di Roberto Andò. Opera complessa, il testamento del
Bardo, il suo addio al teatro e anche l'opera che più riflette
sulla vanità del potere, delle ricchezze e persino del sapere.
In scena uno Shakespeare maturo come Prospero, il protagonista,
sapiente e mago, sublime esempio della sapienza inglese che
incideva sulle tolde delle navi il motto "Sapere è potere".
Interpretato dal bravissimo Renato Carpentieri, dolente, saggio,
a tratti amorevole ma sempre severo, Prospero è il suo autore: è
mago perché teatrante che può produrre ogni sortilegio,
scatenando la fantasia del suo pubblico. Tutto lo spettacolo non
è che il riflesso della mente di Prospero. Siamo su un'isola del
Mediterraneo, non in una grotta, ma in una stanza, negli anni
'30. Ma nella stanza c'è il mare, l'acqua è penetrata, come a
raffigurare un'isola che rischia di sprofondare. Andò sembra
pensare a un'isola che conosce bene:la Sicilia.
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