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Salone Libro, strappo Regione-editori

Salone Libro, strappo Regione-editori

Associazione attacca, esclusi e non siamo stati coinvolti

SASSARI, 19 aprile 2019, 14:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Separati in casa. La Regione Sardegna andrà al Salone del libro di Torino senza l'Associazione editori sardi che si presenterà con un proprio stand senza le insegne regionali. A provocare lo strappo è "la scelta degli uffici dell'assessorato regionale della Cultura di affidare la gestione dello stand isolano a una società sassarese, la Smeralda Consulting, sulla base del solo criterio del minimo ribasso, senza tener conto della proposta culturale e della mancanza di coinvolgimento degli editori sardi", come ha spiegato, in una conferenza stampa convocata ad hoc a Sassari, la presidente dell'Aes, Simonetta Castia.

"Gli editori sardi parteciperanno in maniera autonoma perché sono stati esclusi dalla Regione, che ha deciso di destinare le risorse destinate alle opere edite in Sardegna a una società che offre servizi di carattere generalista", spiega la presidente. Una scelta tanto più contestata perché, sconfessando il modus operandi degli scorsi anni, "arriva a pochi giorni dall'inaugurazione del Salone", ma anche perché "si decide che l'attribuzione delle risorse non avvenga in funzione della qualità e della programmazione culturale, ma in un'ottica di ribasso e di risparmio delle risorse".

La base d'asta era di 39mila euro, "il ribasso del 40% ha permesso alla Regione di affidarlo alla società vincitrice per 22mila euro - commenta Simonetta Castia - non è sostenibile, è molto al di sotto delle risorse impiegate negli ultimi dieci anni". A questo punto "gli editori sardi, quasi tutti raccolti sotto la sigla di Aes, parteciperanno in proprio - annuncia Castia - mentre lo stand della Regione resterà vuoto e sarà animato esclusivamente da iniziative di comunicazione istituzionale". E questo, conclude la presidente degli editori sardi, "tradisce al 100% gli obiettivi di promozione dei libri editi in Sardegna, fissati dalla legge 22".  

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