Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Elezioni in Sardegna, domenica seggi aperti dalle 6.30

Elezioni in Sardegna, domenica seggi aperti dalle 6.30

Chiusura alle 22, sette candidati a presidente della Regione

23 febbraio 2019, 19:38

Redazione ANSA

ANSACheck

Elezioni in Sardegna, domenica seggi aperti dalle 6.30 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Elezioni in Sardegna, domenica seggi aperti dalle 6.30 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Elezioni in Sardegna, domenica seggi aperti dalle 6.30 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono stati allestiti in tutti i Comuni della Sardegna gli oltre 1.800 seggi per le elezioni regionali: domenica si vota dalle 6.30 alle 22, mentre lo scrutinio delle schede inizierà lunedì alle 7. Sono 1.470.463 i sardi chiamati alle urne: in lizza sette candidati a presidente della Regione, 24 liste e 1.440 candidati per un posto in Consiglio regionale (60 i consiglieri da eleggere). Gli aspiranti governatori sono: Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (Progressisti Sardegna), Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi liberi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Vindice Lecis (Sinistra sarda). Non è previsto il ballottaggio. I cittadini sardi si confronteranno con una novità: la doppia preferenza di genere e potranno indicare nella scheda due nomi di candidati, un uomo e una donna della stessa lista. E' previsto anche il voto disgiunto: si può votare per una lista e allo stesso tempo scegliere un candidato presidente di un altro schieramento.

Per l'elezione del successore di Francesco Pigliaru (centrosinistra), docente universitario sassarese che non si è ricandidato dopo cinque anni al governo della regione sarda, non è previsto il ballottaggio. La legge elettorale regionale, infatti, prevede che venga eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza dei voti. La sua coalizione, però, ottiene un premio diverso a seconda dei voti ottenuti. Il premio di maggioranza viene attribuito con un meccanismo che prevede il 60% dei seggi del Consiglio regionale (36 su 60) se il presidente eletto ha ottenuto più del 40% dei voti; il 55% dei seggi (33 su 60) se il presidente ha ottenuto tra il 25 e il 40%. Non è previsto alcun premio di maggioranza se il presidente eletto ha ottenuto meno del 25%. La soglia di sbarramento è fissata al 10% per le liste che si presentano in coalizione e al 5% per le liste non coalizzate.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza