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Caro-navi, pressing Regione su Tirrenia

Caro-navi, pressing Regione su Tirrenia

Confronto "serrato" a Cagliari dopo annuncio su sede legale

CAGLIARI, 19 giugno 2018, 20:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Regione Sardegna sta verificando la tenuta economico finanziaria della convenzione "per comprendere quali siano i margini che la compagnia può mettere in campo per offrire una politica tariffaria migliore rispetto a quella che conosciamo". Lo ha annunciato l'assessore ai Trasporti, Carlo Careddu, in una pausa del vertice con Tirrenia-Cin convocato dalla Giunta regionale per fare il punto sul trasferimento della sede legale della compagnia di navigazione da Cagliari a Milano e per discutere delle tariffe 2018.

"Si tratta di un confronto serrato - ha aggiunto - la Regione è molto attenta su questo aspetto e chiede alla Tirrenia, per quanto concerne le rotte onerate e non solo, di praticare una politica che agevoli le istanze economico-sociali dell'Isola". "Lo Stato centrale - ha ricordato Careddu - ha competenza primaria in fase di stesura del bando e del contratto, quindi attualmente abbiamo dati di seconda mano visto che fino ad oggi le nostre richieste a Roma non hanno sortito alcun effetto".

All'ordine del giorno anche il trasferimento della sede legale, "un passaggio necessario per completare l'incorporazione di Moby", aveva detto l'armatore Onorato. Sulla prospettiva dei 600 milioni di fatturato in caso di fusione, "è interessante ma abbiamo necessità di avere un impegno formale da parte della compagnia. C'è stata una presa di posizione pubblica dell'armatore, vogliamo capire quale sia il grado di formalizzazione di questa decisione". Al tavolo convocato dalla Regione, anche il presidente della Giunta Francesco Pigliaru e l'assessore al Bilancio Raffaele Paci. Per Cin Tirrenia: il presidente Pietro Manunta e l'amministratore delegato Massimo Mura.

AD TIRRENIA, TARIFFE NON AUMENTATE. L'apertura, a breve, di un tavolo tecnico per valutare lo stato di attuazione dell'accordo del 2014 che prevedeva agevolazioni tariffarie nelle tratte da e per la Sardegna e lo spostamento della sede legale di Tirrenia nell'isola. Su questo sono riusciti a mettersi d'accordo i rappresentati della Giunta Pigliaru e della compagnia Tirrenia Cin alla fine di un lungo incontro convocato a Villa Devoto dalla Regione per affrontare il tema di "livelli tariffari eccessivamente elevati". Nel 2012 la compagnia ha contratto una convenzione con lo Stato per l'esercizio di servizi di collegamento marittimo in regime di pubblico servizio con le isole maggiori e minori, e per la quale incassa 72 milioni di euro l'anno fino al 2020. Tariffe troppo alte, dunque? No, ha sottolineato a Villa Devoto l'amministratore delegato di Tirrenia Massimo Mura: "I prezzi del 2018 sono in linea con quelli del 2017, gli indicatori di traffico sono positivi e la risposta del mercato del turismo è determinante, indipendentemente da alcune tariffe che vengono utilizzate come specchietto delle allodole". Insomma: "Si tratta di tariffe corrette - ha aggiunto - allineate rispetto a quanto stabilisce la convenzione". Non solo: "Sono diminuite anche alcune tariffe su rotte non in convenzione".

Per l'assessore ai Trasporti, Carlo Careddu, "il discorso che dobbiamo fare è politico: al di là dei tecnicismi c'è una sensibilità spiccata dell'opinione pubblica su questo tema, si ha la percezione che siano elevate e su questo vorremmo ragionare con la compagnia". E il tavolo tecnico, dal punto di vista della Regione, dovrebbe servire anche ad evitare picchi come un biglietto da 1200 euro andata e ritorno. In realtà, è intervenuto l'assessore al Bilancio Raffaele Paci, "i grafici che Tirrenia ci ha mostrato raccontano una politica tariffaria lontana dal biglietto a 1200 euro". Dati Tirrenia alla mano, su tratte non convenzionate nei quattro mesi estivi un biglietto solo andata Genova-Porto Torres ha un costo medio di 320 euro, Olbia-Civitavecchia di 236 euro per due persone, auto e cabina. "Loro dicono - ha aggiunto Paci - che solo il 7% dei biglietti supera i 500 euro a tratta".

PIGLIARU, DA TARIFFE MODERATE GUADAGNIAMO TUTTI. "Un incontro doveroso per le ambizioni di sviluppo turistico e non solo della Sardegna: tutti abbiamo da guadagnare da tariffe moderate, e anche chi copre il trasporto può avere vantaggi". Così Così Francesco Pigliaru al termine del tavolo con Tirrenia-Cin sul caro-traghetti e sul trasferimento della sede legale della compagnia di navigazione da Cagliari a Milano. "Norme contestabilissime regolano l'attuale situazione tariffaria - dice il presidente della Regione riferendosi alla convenzione per la continuità territoriale marittima - in questa fase non possiamo che sollecitare la modifica di queste norme". Secondo Pigliaru, "l'effetto prezzo importante, può ridurre il potenziale di spesa in loco o scoraggiare a venire in Sardegna rispetto a scelte alternative sempre più raggiungibili".

Il governatore ribadisce quanto affermato esattamente un anno fa a bordo del traghetto Janas, in occasione della conferenza con la stampa organizzata da Conftrasporto e Tirrenia. "Su tratte per cui è previsto il sussidio pubblico ci si aspetterebbe minore varianza intorno a questa media - ha aggiunto - continuità significa certezza di frequenze e di prezzi, quindi è incoerente pagare un giorno 20 e l'altro 350, incoerente col concetto di continuità". Quindi, "in attesa di scrivere altre regole, troviamo meccanismi di moderazione per non dare segnali di una Sardegna costosa".
   

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